Puntuale, con l'avvicinarsi dell'inverno e il conseguente calo delle temperature, l'influenza bussa alle porte degli italiani. Una malattia solo apparentemente banale perché può, invece, essere responsabile di gravissime complicanze per le quali, ogni anno, si registrano anche dei casi mortali.

La conferenza
Si è tenuta ieri mattina, nella sala riunioni della direzione generale dell'Asl di Frosinone, la conferenza stampa relativa alla campagna antinfluenzale 2017/2018 denominata "Non facciamoci… influenzare!". Invito rivolto agli organi di stampa dal dottor Luigi Macchitella, commissario straordinario dell'Asl di Frosinone. Hanno preso parte al convegno anche Eleuterio D'Ambrosio (direttore sanitario aziendale), dottoressa Maria Gabriella Calenda (direttrice unità centri vaccinali Asl), dottor Giancarlo Pizzutelli (direttore dipartimento prevenzione), dottor Fulvio Ferrante (direttore dipartimento farmaceutico), dottoressa Caterina Pizzutelli (medico e segretario provinciale Fimmg). Presenti, inoltre, il dottor Mario Fabi (direttore sanitario dell'ospedale di Cassino), la dottoressa Lorena Marini (direttrice del dipartimento infermieristico), Giuseppe Conte (settore amministrativo) e gli operatori sanitari.

Quando e dove
La vaccinazione può essere effettuata fino al 31 dicembre 2017 dal proprio medico/pediatria di famiglia o nei centri vaccinali per adulti e per età evolutiva dell'Asl. La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata ed offerta gratuitamente a tutti coloro che, per condizioni di salute o per motivi lavorativi, non devono e non possono rischiare di contrarre l'influenza. Nello specifico: persone dai 65 anni in su, adulti e bambini con patologie croniche, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, coloro che sono ricoverati in strutture di lungodegenza, operatori sanitari e personale sanitario di assistenza, forze dell'ordine, vigili del fuoco, protezione civile, forze armate, chi lavora a contatto con animali, personale di asili e scuole, addetti ai servizi pubblici, volontari dei servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza delle case di riposo. A tal proposito la dottoressa Calenda ha dichiarato: "L'influenza non è affatto una malattia banale perché può portare a delle complicanze. Ne soffrono ogni anno circa cinque milioni di italiani. è fondamentale effettuare la vaccinazione antinfluenzale. Lavoreremo molto sulle categorie a cui è raccomandata con chiamate attive, dei veri e propri inviti. I sintomi? Raffreddore, febbre, dolori di ossa… ma quello che differenzia l'influenza dalle sindromi parainfluenzali è chiaramente l'intensità dei sintomi e le complicazioni che possono esserci. Questo è il motivo per cui i soggetti più fragili devono essere vaccinati. Proprio per prevenire le complicanze".
Al termine della conferenza alcuni protagonisti, a partire dal direttore sanitario aziendale Eleuterio D'Ambrosio, hanno dato l'esempio sottoponendosi al vaccino antinfluenzale.

I dati
Già nella scorsa campagna di vaccinazione antinfluenzale c'era stata una crescita rispetto all'anno precedente (89.320 vs 86.980; +2,7%) per quel che concerne le dosi acquistate. In questa si sta andando oltre con il dato aggiornato ieri a 94.100. Complessivamente, nell'ultima annata, sono state effettuate 86.664 vaccinazioni (+3,4% rispetto agli 83.838 del 2015/2016). L'obiettivo dell'Aslè quello di migliorare questi numeri. Così come quelli che riguardano una categoria fragile come quella degli anziani. Nel 2016/2017 il dato si è assestato sul 71,4% con 61.760 maggiori di sessantacinque anni vaccinati. Anche in questo settore si era registrata una crescita rispetto alla precedente campagna. Rimanendo in tema di numeri ha espresso soddisfazione il dottor Fulvio Ferrante, direttore del dipartimento farmaceutico: "A ieri (martedì, ndr) il 99,5% delle dosi ordinate sono state consegnate ai medici".

CVAP
Alla campagna di vaccinazione antinfluenzale si associa la Cvap che prevede l'offerta attiva e gratuita contestuale, una sola volta, del vaccino antipneumococco 13 valente, con la chiamata attiva dei soggetti di 65, 70 e 75 anni e, comunque, la somministrazione ai soggetti dai 65 anni in su, che non lo hanno fatto negli anni passati, e dei soggetti a rischio per patologia o per condizione predisponente, di tutte le età. Le dosi di Prevenar 13 ad oggi acquistate sono in totale 7.681.