Giornata importante, quella di giovedì, per la IX Commissione regionale, che oltre alla proposta di legge sull'equo compenso, ha licenziato anche la prima legge in Italia sul lavoro digitale, ossia la cosiddetta Gig Economy, norma che fissa regole certe per tutti i lavoratori che operano tramite App e piattaforme digitali.

È già da un po' che in Regione si parla di Gig Economy. Infatti, il testo era stato approvato dalla Giunta Zingaretti già nel mese di giugno, per poi essere al centro di un lungo e articolato percorso in Commissione durato fino a giovedì. In questo periodo, infatti, i consiglieri hanno avuto modo di incontrate le principali associazioni datoriali e di categoria per emendare la legge e renderla quanto più rispondente alle esigenze.

«Questa legge - afferma la presidente di Commissione, Eleonora Mattia (Pd) - si pone l'obiettivo di garantire le opportunità offerte dalle nuove tecnologie nel rispetto dei diritti dei lavoratori in materia di retribuzione, previdenza, maternità, malattia, sicurezza e formazione in un settore in cui sempre più persone, soprattutto donne e giovani ma non solo, operano attraverso App e piattaforme digitali».

E non è tutto: «Tra i contenuti della legge - specifica la presidente Mattia - c'è il divieto, nel Lazio, di ricorrere al cottimo, con il compenso che va determinato "a tempo", nel rispetto dei minimi stabiliti dai contratti nazionali adottati per attività simili. Le piattaforme devono, inoltre, adeguare il calcolo dei salari anche sulla base di maggiorazioni previste, per servizi festivi o notturni.

Nel testo licenziato in Commissione viene anche riconosciuto il diritto alla tutela contro gli infortuni e per le malattie professionali legate al lavoro digitale. In materia di salute e sicurezza, infine, i datori di lavoro devono organizzare incontri di formazione con i lavoratori e garantire loro dispositivi di protezione, come i caschetti per i fattorini che effettuano le consegne.

Per questa legge - conclude Eleonora Mattia – va sicuramente riconosciuto alla Regione Lazio il merito di essere stata la prima istituzione pubblica in Italia a prendere in considerazione un tema di grande attualità che ha assoluta necessità di essere regolato e normato»