È ufficialmente iniziata la nuova edizione della call di Regione Lazio EsaBic (Esa Business Incubation Centre), lanciata tramite Lazio Innova insieme con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). L'obiettivo è quello di sostenere l'avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Ammonta a 500mila euro la somma stanziata per la quinta edizione di EsaBic Lazio e a ogni progetto selezionato spetterà un massimo di 50mila euro, per i costi legati alla fase di prototipazione, sviluppo del nuovo prodotto-servizio e della tutela di proprietà intellettuale.

Il programma EsaBic Lazio si rivolge ad aspiranti imprenditori, ricercatori, professori universitari e personale tecnico di organismi di ricerca o di università (pubblici e privati) e imprese in fase di startup, con non più di 5 anni di vita. I vincitori saranno ospitati per un massimo di due anni a Roma, presso lo Spazio Attivo di Lazio Innova Roma Tecnopolo.

Qui il programma EsaBic Lazio permetterà alle startup di utilizzare gli spazi e i laboratori per realizzare progetti innovativi grazie al supporto tecnico degli esperti Esa e Asi e a quello specialistico di Lazio Innova, per lo sviluppo dell'idea imprenditoriale. Le precedenti edizioni della Call hanno permesso la nascita di una nuova generazione di startup space-tech, in grado di sfruttare tecnologie di navigazione satellitare e hardware sviluppato per lo spazio, ma anche basate sul libero accesso ai dati di osservazione della Terra provenienti dalla costellazione dei nuovi satelliti Sentinel del Programma europeo Copernicus.

Il Lazio è anche la prima e unica regione italiana a ospitare un incubatore dell'Agenzia Spaziale Europea che ha sede nello Spazio Attivo di Lazio Innova del Tecnopolo. Tre le finestre aperte per fare domanda nel 2019: il 18 marzo, il 24 giugno e il 4 novembre, fino a esaurimento dei fondi. Con EsaBic, il segmento dell'economia spaziale beneficia di un nuovo approccio dal basso, sfruttando tutte le potenzialità che l'innovazione delle giovani imprese posso portare al mercato. Si tratta di un meccanismo che a Regione Lazio è ormai collaudato