È stato approvato, dal Consiglio regionale del Lazio, il Piano Sociale "Prendersi cura, un bene comune", un progetto per il quale, come aveva già anticipato il capogruppo del Pd, Mauro Buschini, saranno stanziati 524 milioni di euro tra risorse statali e regionali, completamente dedicate alle politiche sociali. A queste, inoltre, si aggiungono i fondi europei del Por Fse, pari a 132 milioni di euro, per un totale di 656 milioni di euro.

«Il Piano - si legge nella nota della Regione - prevede maggiori risorse per il superamento della povertà, saranno potenziati i servizi per le persone anziane, in particolare quelli di semiresidenzialità e di assistenza domiciliare (con il conseguente potenziamento della figura del caregiver, delle strutture residenziali, semi-residenziali e dei centri di accoglienza), così come saranno potenziati i servizi per le persone con disabilità, con l'obiettivo di superare l'isolamento e l'emarginazione. I finanziamenti saranno utilizzati per gli interventi a favore di minori a rischio, supportando maggiormente le famiglie affidatarie e incentivando la rete dei Centri famiglia».

L'obiettivo, dunque, è quello di razionalizzare, consolidare e migliorare il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari in tutta la regione. «Il Piano sociale era atteso dai cittadini sin dal 2000 ed è frutto di un lavoro corale portato avanti anche in commissione e che ci ha consentito di raggiungere il traguardo in pochi mesi - ha spiegato Alessandra Troncarelli, assessore regionale alle Politiche Sociali - La centralità della persona e del suo benessere ne hanno guidato la stesura.

Lo scopo è creare le condizioni per assicurare un facile e omogeneo accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie di qualità, così da favorire l'inclusione sociale e pari opportunità per tutti. Il Piano è uno strumento dinamico con durata triennale e i risultati saranno monitorati e valutati periodicamente per un maggiore incidenza sul territorio della Regione Lazio. Questo proprio per rispondere al fabbisogno reale dei cittadini, fulcro della nostra azione di governo. Per questo importante traguardo voglio ringraziare il Consiglio che ha approvato il documento senza nessun voto contrario»