«Prosegue, a ritmo serrato, l'impegno della Regione Lazio per la legalità». Così la Regione commenta la recente consegna, ufficializzata al WeGil di Roma, di tre appartamenti confiscati che sono stati assegnati, tramite bando pubblico, a tre associazioni. In particolare, a Santa Marinella è stato consegnato uno spazio di coworking e volontariato per i genitori e per i bambini, con la Croce Rossa; a Fonte Nuova con la cooperativa "La lanterna di Diogene" apre una casa per i padri separati; a Marino con Avis ci sarà uno spazio per i donatori di sangue, che avrà un ruolo importante sia per la raccolta del sangue che nella promozione degli stili di vita sani.
Inoltre, è stato firmato anche un protocollo con il Terzo Settore per il riutilizzo dei beni confiscati. «Uno strumento importante attraverso il quale ridurre i tempi e aiutare Comuni e associazioni nell'elaborazione dei progetti sul riutilizzo dei beni confiscati», prosegue la nota dell'ente.
«Grazie all'impegno di tanto mondo dell'associazionismo - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - stiamo vivendo una fase importante, nuova e delicata sui beni confiscati alla mafia. In 40 Comuni stanno per essere consegnati 490 beni sequestrati alle mafie, un patrimonio immenso. Trasformiamo la lotta alla mafia in qualcosa di popolare e diffuso. Tutti con responsabilità possono essere protagonisti di questa lotta con un impegno che va nella trasformazione di un bene. La parola confisca porta con sé il significato di "togliere", ma noi mettiamo al centro il "riconsegnare": togliamo a chi con risorse illecite si è impossessato di un bene e lo riconsegniamo in forma di servizi».
Grande soddisfazione anche per il presidente dell'Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi, che ha dichiarato: «L'utilizzo dei beni confiscati ha un valore simbolico ed educativo importante che restituisce fiducia ai cittadini».