Il dibattito
08.11.2025 - 07:00
Sempre più cittadini della Regione Lazio rinunciano a curarsi. È questo il dato che arriva dall’Istat, che evidenzia come nel Lazio sia raddoppiato negli ultimi due anni il numero di chi non si affida alla sanità pubblica. Numeri, quelli dell’Istat, che sono stati commentati da Sara Battisti, consigliera regionale del Partito Democratico, che ha puntato il dito contro la dirigenza della Regione Lazio e la gestione del comparto sanità. «L’aumento delle liste d’attesa e il ricorso crescente alla sanità privata, a cui la Regione delega prestazioni pur di rispettare gli obiettivi nazionali, stanno impoverendo il sistema pubblico e aggravando le disuguaglianze – scrive Sara Battisti – È un meccanismo distorto che sposta risorse verso i privati e lascia indietro proprio chi ha più bisogno, i cittadini con minori possibilità economiche, che oggi rinunciano a curarsi. A questo si sommano la carenza di medici di base, pediatri e operatori sanitari, e i tagli alla medicina di prossimità. È un arretramento che colpisce in modo particolare la province dove, e faccio l’esempio di Frosinone, la situazione si presenta sempre più drammatica». A replicare alle parole di Sara Battisti ci hanno pensato Daniele Maura, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, e Alessia Savo, presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali, nonché la stessa Regione Lazio, che con una nota ha replicato alle parole della consigliera regionale del Pd.
La replica di Maura e Savo
Daniele Maura, vice capogruppo di FdI alla Regione, in una nota scrive: «Abbiamo ereditato dal Pd una sanità allo sfascio, con i tempi di attesa rispettati al 78 per cento. Grazie alla cura Rocca oggi lo sono al 97 per cento. Abbiamo inoltre ereditato nel 2023 oltre 600.000 prestazioni fuori soglia e oggi grazie al grande lavoro messo in campo sono scese a circa 100.000. Un lavoro che è stato reso possibile grazie proprio alla nostra determinazione nell' obbligare i privati accreditati a consegnare le agende inserendole nel recup per accelerare il sistema». Alessia Savo aggiunge: «Parlare di fallimento è una narrazione strumentale e lontana dalla realtà. Il governo Rocca ha avviato il più grande piano assunzionale mai registrato nella storia della Regione Lazio: 14.000 nuove unità tra medici, infermieri, pediatri e operatori sanitari, per rafforzare la medicina territoriale e garantire cure accessibili a tutti». Secondo la presidente della Commissione Sanità, i dati Istat vanno «letti con responsabilità»: sarebbero infatti frutto di «anni di sottofinanziamento» e non responsabilità dell’attuale governo regionale.
La nota della Regione Lazio
La Regione, dopo aver preso atto dei numeri elaborati dall’Istat, ha precisato che si tratta di un’indagine su base campionaria. «I numeri reali, per quanto riguarda la situazione nel Lazio, fotografano un quadro molto diverso. I ricoveri per acuti nell’anno 2022 risultavano 793.977; nell’anno 2023 sono saliti a 826.562; nel 2024 il dato era di 847.220 e, nei primi mesi del 2025, sono già a 591.490. Numeri in costante crescita anche per quanto riguarda gli accessi al pronto soccorso e alle prestazioni specialistiche» si legge nella nota.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione