«Mi hanno detto che erano incaricati della società che gestisce il servizio elettrico e che dovevo pagare il conguaglio. E ci ho creduto». È uno dei tanti racconti di anziani finiti vittime di malviventi che, facendo leva sulla loro buona fede, ne approfittano per mettere a segno truffe. Casi che a Pontecorvo nell’ultimo periodo sono notevolmente aumentati e che hanno spinto amministrazione e forze dell’ordine a unirsi per dare consigli utili alle persone della terza età che cascano in questi tranelli. I casi avvenuti nel corso dell’ultimo periodo sono molti e di varia natura. C’è stato chi ha fatto entrare in casa funzionari di società di servizi per dei controlli e, qualche ora dopo, si sono accorti di non avere più contanti e oggetti preziosi. Ma c’è stato anche chi ha creduto di dover pagare conguagli per bollette elettriche o del telefono e, così, ha aperto il portafogli e consegnato loro denaro.

Se le modalità delle truffe cambiano, restano invariate le vittime: gli anziani. Proprio loro vengono presi di mira da queste persone senza scrupoli.

Per tentare di arginare questo triste fenomeno nel centro anziani “Mario Rotondo”, alla presenza del sindaco Anselmo Rotondo, dell’assessore Nadia Belli e del consigliere di minoranza Annarita Sardelli, il maggiore Fabio Imbratta e il maresciallo Mauro Scappaticci hanno incontrato una folta platea di anziani: «Non date soldi a nessuno e non fate entrare in casa persone che non conoscete - ha affermato il maggiore Imbratta - Al minimo dubbio o incertezza chiamate il 112 e noi interverremo. Nessuna compagnia o società che gestisce utenze domestiche è abilitata a chiedere soldi, per cui diffidate di tutti».

«Purtroppo il fenomeno delle truffe agli anziani c’è e va affrontato - ha aggiunto il sindaco Anselmo Rotondo a margine dell’iniziativa - i consigli forniti dai carabinieri sono preziosi, per questo invito tutti gli anziani e non solo a diffidare da chi chiede soldi. Ringrazio il maggiore Fabio Imbratta e il maresciallo Scappaticci per l’iniziativa».