Condannata lâex giunta di Aquino per il conferimento di un incarico illegittimo, ora gli ex amministratori dovranno risarcire il Comune. Questo quanto deciso dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lazio, che nei giorni scorsi ha emesso la sentenza di condanna per danno erariale, pari a 10.500 euro, da ripartire in parti uguali, «per condotta gravemente colposa».
I fatti risalgono al 2008, quando la giunta comunale in carica guidata dal sindaco Antonino Grincia aveva deciso di assumere, a tempo determinato, un architetto aquinate in qualità di istruttore direttivo tecnico urbanistico.
La procura della Corte dei Conti aveva individuato la sussistenza di un danno erariale pari a 24.500 euro (la somma pagata al professionista), cifra scesa a 10.500 euro in quanto «le attività del consulente hanno comportato, comunque, lo svolgimento di prestazioni economicamente valutabili».
Ora lâex sindaco Grincia, lâex vice sindaco Mario Giannitelli e gli altri componenti della giunta Gianfranco Di Sotto, il compianto Benedetto Forlini, Franco Mastronicola, Nicola Iadecola, Antonio Di Gennaro per quellâassunzione dovranno risarcire lâente per 1.500 euro ciascuno. Un conferimento dellâincarico ritenuto illegittimo dai giudici della Corte dei Conti in quanto il Comune non avrebbe potuto fare assunzioni «anche a tempo determinato, per il mancato rispetto del patto di stabilità del Comune di Aquino», tanto che anche il responsabile della ragioneria comunale aveva dato parere negativo.
Ma il ricorso a una figura professionale esterna - secondo la difesa - sarebbe servito per assicurare la continuità del servizio, senza chiudere lâufficio tecnico, almeno fino allâattivazione di una convenzione informa associata e per sopperire a gravi carenze del personale dipendente. Tesi difensiva non accolta da i giudici che hanno fatto notare come «tale incarico, caratterizzato dalla sostanziale genericità delle prestazioni richieste, poteva ben essere svolto dal personale interno del Comune».
Per queste ragioni i giudici hanno condannato al risarcimento gli ex amministratori «che nel conferire lâincarico agirono con approssimazione e superficialità , in manifesto spregio al buon andamento dellâamministrazione pubblica».