L’assunzione del sindaco di Campoli Appennino al Comune di Balsorano è costata una condanna dalla Corte dei Conti all’ex primo cittadino del centro abruzzese.

Il gip del tribunale de L’Aquila, che ha ordinato gli arresti domiciliari per Pietro Mazzone, 58 anni, nell’inchiesta per i lavori della nuova scuola materna e per l’appalto delle lampade votive fa riferimento a quella vecchia pronuncia.

Il tutto - scrive il gip - è originato da un esposto di Luigi Enrico Tuzi per «denunciare la propria illegittima estromissione dal “comando”, quale dipendente di ruolo, dell’ufficio tecnico del Comune di Balsorano».

Tuzi si lamentava dello sdoppiamento dell’ufficio, con l’urbanistica a Tuzi e i lavori pubblici all’ingegner Mazzone, «dipendente non di ruolo ma assunto con contratto a termine e a tempo parziale».

Nel condannare l’ex sindaco di Balsorano Armando Margani a risarcire 119.383 euro, i giudici della sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei Conti, in relazione all’impiego di Mazzone, avevano affermato: «appare evidente che il professionista esterno ha impropriamente ed illegittimamente assunto la responsabilità complessiva dell’ufficio tecnico comunale venendo a sostituire anziché affiancare, con specifiche e temporanee funzione, le professionalità interne al Comune di Balsorano (meno di 4.000 abitanti) il quale ben poteva continuare ad utilizzare il geom. Tuzi ed eventualmente ricorrere a personale esterno per specifici incarichi di progettazione come, peraltro, risulta avvenuto».

Il gip deduce che «l’assunzione del Mazzone fosse finalizzata a garantire la trattazione affaristica a scopi privati dei pubblici appalti locali». L’accusa gli contesta di aver «potuto manipolare la scelta dei tecnici esterni a cui affidare l’incarico di progettazione, limitando surrettiziamente il compenso entro la soglia dei 40.000 euro ovvero la scelta del contraente per le opere di manutenzione dell’illuminazione votiva presso il cimitero locale, ovvero, ancora, ha reso propria la progettazione predisposta dall’arch. Magnarini, poi nominata - quale contropartita - direttore dei lavori e responsabile della sicurezza». E ancora: «Mazzone ha reso proprie le progettazioni di Tatangelo Aquilino in relazione agli appalti per la scuola materna e media, in cambio della nomina quale direttore dei lavori e responsabile della sicurezza sul cantiere».

Per il gip, Mazzone con l’altro indagato Mauro Tordone, sindaco di Balsorano, sono «consapevoli della “disinvoltura” con la quale hanno gestito le gare pubbliche e della “scelta” preferenziale ora degli imprenditori locali ora dei professionisti chiamati alla redazione dei progetti».