La mensa scolastica non câè e divampa la polemica tra i genitori. Un caso esploso nei giorni scorsi allâinterno della scuola media Bernadotte di via Aldo Moro che è approdato ieri in Comune.
Una mancanza che ha creato numerosi problemi ai genitori che si sono dovuti organizzare per andare a prendere i ragazzi per il pranzo. Nella mattinata di ieri câè stata una riunione operativa allâinterno del palazzo municipale con il sindaco Anselmo Rotondo, i vertici dellâazienda speciale multiservizi, lâarea finanziaria del Comune e i genitori degli alunni.
Un incontro importante per arrivare alle opportune determinazioni in riferimento alla mensa, non obbligatoria, al secondo istituto comprensivo, scuola media. Lâamministrazione dal canto suo ha voluto dare la massima disponibilità ai genitori nel cercare una soluzione al problema anche se, lâintera vicenda è particolarmente articolata. Una apertura particolarmente apprezzata anche dai genitori che oggi pomeriggio torneranno in Comune.
«Lâamministrazione comunale ha dato ampia collaborazione ai genitori e alla dirigenza affinché si trovi una soluzione alla questione mensa - ha spiegato il sindaco Anselmo Rotondo a margine dell'incontro - Alcune considerazioni, però, per sgombrare il campo da equivoci e facili tranelli politici dai soliti speculatori, crediamo siano opportune. Come prima cosa va chiarito che lâorario prolungato è stato deciso in autonomia e legittimamente dagli organi di autogoverno della scuola, per cui lâente comunale, a differenza delle scuole primarie e dellâinfanzia, non ha lâobbligo di assicurare la mensa, a ciò va aggiunto che gli alunni sono circa 40 a fronte degli oltre 70 dello scorso anno, per cui il costo del servizio di circa 17.000 euro andrebbe a superare gli introiti, esponendo così lâente e i suoi rappresentanti a responsabilità di natura contabile innanzi alla corte dei conti. Per noi non câè stata alcuna mancata partenza, semplicemente perchè il Comune non ha alcun obbligo in tal senso».
Nonostante le difficoltà , però, il Comune ha comunque messo sul piatto due possibili soluzioni: raddoppiare il costo a sei euro oppure far intervenire la scuola con una quota parte nella gestione della mensa. Quale strada sarà seguita? Un interrogativo che sarà risolto nella giornata di oggi. «Alle ore 16 - conclude il sindaco - vi sarà un incontro con i genitori per trovare una soluzione condivisa. Certi che almeno sulle tematiche dei nostri figli non ci siano speculazione di natura politica da parte della minoranza».