Se lâasfalto della strada provinciale via Latina è ridotto a un colabrodo e la carreggiata è franata in più punti un motivo ci sarà . La foto riassume in sol colpo le ragioni per le quali quella via è in perenne degrado: invece di essere percorsa solo da automobili e veicoli adatti alle sue caratteristiche, viene utilizzata da camion di ogni stazza, compresi quelli nellâesercizio delle loro funzioni, carichi cioè di metri cubi di sabbia.
à naturale che il fondo stradale risentirà di questo anomalo uso e faticherà a mantenere uno stato almeno accettabile per permettere alle automobili di non essere sottoposte a stress dallâesito scontato.
Câè unâaltra conseguenza portata dallâuso imprevidente che di quella strada si fa: la mancanza di spazio nel caso (non infrequente, anzi) che il camion di turno venga incrociato da unâauto: chi si farà di lato? Chi retrocederà ? E con quale stato di sicurezza e pericolo si effettuerà la manovra? A risentirne, poi, câè la frana che ha fatto cedere la terra nel tratto dove viene lambito il rio Cancello: qui lâacqua del ruscello ha creato una vera e propria caverna al di sotto della strada tanto che per dieci metri la carreggiata si trova praticamente sospesa.
E il transito di autocarri carichi di sabbia non è proprio lâideale per evitare che lâuso sconsiderato che si fa di quella modesta strada non sfoci prima o poi in tragedia.
Dunque, delle due lâuna: o si ammoderna e si ripara la strada (la provinciale 183 per essere precisi) in modo da svolgere in sicurezza il suo servizio o si impongono divieti al transito dei veicoli pesanti che, per guadagnare poche centinaia di metri, preferiscono percorrere via Latina anziché la più agevole e spaziosa superstrada che passa a poca distanza.