È la montagna più alta dell’Iran e di tutto il Medio Oriente. Il monte Damavand è una sfida per tanti alpinisti. Ora ha visto sventolare il tricolore italiano. Due ciociari, infatti, si sono resi protagonisti della scalata agli oltre 5.600 metri del cono vulcanico, attualmente inattivo. Sono Nazzareno Petrucci di San Giovanni Incarico e Francesco Simonetti di Falvaterra.

I due, attualmente in servizio nell’ambasciata d’Italia nella Repubblica islamica dell’Iran, si sono resi protagonisti di un’impresa in tutti i sensi. Petrucci e Simonetti hanno preparato per mesi, nei minimi dettagli, la propria scalata in un ambiente ostile tra ghiacciai, solfatare e vento che spira a forte velocità. Nonostante tutto, si sono messi in marcia sfidando la pericolosità della montagna, ma anche le avverse condizioni meteo con temperature di gran lunga sotto lo zero.

Il tratto più impegnativo è stato quello tra quota 4.700 e 5.400 metri. I due ciociari hanno dovuto superare una lunga e ripida cresta rocciosa, delimitata da pericolosi ghiacciai ai lati e anche dalle fumarole solforose del cratere che emettono gas ricchi di zolfo. Ma non solo, man mano che Petrucci e Simonetti procedevano verso l’alto le temperature si abbassavano tra i 15 e i 20 gradi sotto zero, con un vento sferzante tra i 35 e i 40 chilometri orari che non ha concesso tregua ai due sportivi.

Va detto che la montagna iraniana, data la difficoltà nello scalarla, è stata teatro in passato di diversi incidenti. Il che rende merito a Petrucci e Simonetti dell’impresa che sono riusciti a portare a termine con grande soddisfazione. Stremati, ma soddisfatti i due si sono fatti immortalare con la foto di rito sulla cima della montagna con tanto di bandiera dell’Italia.