Randagismo nell’ex Selecta, sequestrata lo scorso anno dalla Finanza. L’Anpana rompe gli indugi e chiede spiegazioni al sindaco di questo silenzio. Nelle aree sequestrate a Sant’Elia dalla Guardia di Finanza di Cassino nel luglio dello scorso anni erano “finiti” anche alcuni randagi.

Tra le montagne dei rifiuti individuate dagli uomini delle fiamme gialle c’erano, purtroppo, anche alcuni amici a quattro zampe. Da quattro, cinque esemplari l’area era stata “colonizzata” da una trentina di cani trasformando la zona in una sorta di “canile abusivo”, tra le aree sottoposte a sequestro.

Nonostante l’abnegazione dei volontari dell’Anpana che (previo permesso delle autorità competenti) hanno permesso ai cani di sopravvivere sino ad oggi, la situazione appare drammatica. Anche perchè, dopo che molte delle femmine presenti hanno dato alla luce i loro cuccioli, la situazione è diventata via via sempre più complessa da gestire.

A un anno dal sequestro, l’Anpana ha deciso di prendere la parola. «Da luglio scorso ci siamo attivati. Prima segnalando agli organi competenti quanto accaduto per ottenere dall’Autorità giudiziaria i permessi ad accedere all’area sotto sequestro al fine di accudire i cuccioli e i cani abbandonati - ha commentato il presidente provinciale dell’associazione animalista, Francesco Altieri - Fondamentale il nostro lavoro e quello delle volontarie che si sono spese in modo totalizzante. Ora rincariamo la dose e chiediamo un sostanziale intervento da parte delle istituzioni».