Blitz a Palazzo Simoncelli delle Fiamme gialle. Sotto accertamento i recenti lavori al cimitero. La Procura della Repubblica ha avviato unâindagine e proprio in questi giorni sta acquisendo tutta la documentazione, sia cartacea che informatica, necessaria a far luce su quanto realmente accaduto. La stessa segnalazione sarebbe stata invita anche alla Corte dei Conti e alla Sovrintendenza delle Belle arti.
Secondo alcune indiscrezioni, gli accertamenti riguarderebbero presunte irregolarità relative al piano di riorganizzazione degli spazi cimiteriali, in particolar modo nellâedificazione di alcune cappelle in aree soggette a vincolo paesaggistico. Unâindagine complessa che proprio lâaltra mattina ha portato gli uomini della Guardia di Finanza negli uffici tecnici comunali da dove sarebbero stati prelevati diversi faldoni legati, con ogni probabilità , ai cantieri partiti allâinterno del cimitero civico.
Un nuovo filone di indagine, dopo quello âAutoveloxâ, si sarebbe dunque aperto. Stando ad indiscrezioni, sarebbero stati alcuni cittadini a segnalare una prima anomalia (ovviamente ancora tutta da dimostrare) nella realizzazione di una cappella nellâala monumentale del cimitero. La tomba, i cui calcoli statici sono stati redatti dallâallora vice sindaco, andrebbe ad occupare una scalinata storica. Fatta la segnalazione, lâufficio tecnico comunale ha quindi sospeso i lavori. Questa scoperta era in realtà solo la punta dellâiceberg.
La ricostruzione
A monte degli interventi, ci sarebbe la riprogrammazione e riqualificazione del cimitero passate attraverso delibera di Giunta e non del Consiglio comunale, come legge impone. Sempre con unâaltra delibera, la Giunta avrebbe quindi chiesto allâufficio tecnico di individuare alcune aree da poter mettere in vendita. Ovviamente, il principio base era quello di non destabilizzare lâequilibrio armonico e funzionale del cimitero e, nello stesso tempo, evitare nuove edificazioni su aree verdi vincolate. Invece, al contrario di quanto definito dalla Giunta (che forse non ha verificato la fattibilità delle aree inquadrate dallâufficio tecnico), le cappelle sarebbero state realizzate proprio su aree verdi.
Tutte ipotesi che dovranno ora essere accertate dagli organi competenti. Manufatti, quindi, che potrebbe risultare illegittimi e carenti, a questo punto, delle necessarie autorizzazioni o pareri degli enti sovracomunali. Alla luce dei fatti, è quindi partito un esposto alla Procura, alla Corte dei conti e alla Sovrintendenza che hanno già acquisito gli atti e avviato gli accertamenti.