Padre e figlio, titolari di una azienda di trasporto, con sede legale a Frosinone sono sotto processo con lâaccusa di estorsione ai danni di cinque loro ex dipendenti e truffa ai danni dello Stato. Ieri si è svolta la nuova udienza dinanzi al tribunale Collegiale di Frosinone.
A difendere i cinque ex lavoratori come parte lesa lâavvocato Giampiero Vellucci, mentre i titolari sono difesi da un legale di Cassino. In sostanza i lavoratori accusano i titolari dellâazienda di aver inserito delle calamite allâinterno del cronotachigrafo, strumento che regola, e in via obbligatoria, le soste da effettuare durante i viaggi di lavoro.
La legge prevede soste ogni poche ore, con la calamita invece si riusciva a guidare per molte ore in più modificando il cronotachigrafo, di fatto violando la legge e eludendo i controlli della Polizia. Dinanzi a questi turni massacranti i cinque hanno detto basta e dopo aver informato lâazienda di non voler più proseguire su questa strada, anzi chiedendo di interrompere tale procedura, mettendo a rischio la loro incolumità , sono stati licenziati e per questo si sono rivolti alla Polizia.
Fatta la denuncia è scattata lâindagine e i due titolari dâazienda sono accusati di estorsione, verso i cinque, e truffa ai danni dello Stato, visto che le soste durante i trasporti sono regolate per legge. Ieri sono stati ascoltate delle testimonianze che hanno confermato la tesi dei lavoratori, ora il giudice ha fissato la prossima tappa per il 4 novembre.