Proprio nella giornata contro la violenza negli stadi, è stata scritta una pagina triste per il calcio dilettantistico ciociaro. La partita di Prima Categoria tra Casalvieri e Città di Anagni è stata sospesa infatti al minuto 65 per un petardo fatto esplodere dai tifosi ospiti sotto la panchina locale ferendo due calciatori.

A distanza di alcuni giorni dai fatti, il presidente della società Casalvieri, Antonio Schiavi, dirama un comunicato in cui spiega la cronaca degli avvenimenti di domenica scorsa.

La decisione di riprendere a parlare della vicenda è stata presa dalla società dopo il comunicato di martedì di Città di Anagni Calcio che, a detta del presidente Schiavi, rappresenterebbe una verità del tutto parziale.

Da parte nostra decidiamo di tornare sulla vicenda a seguito di diverse segnalazioni ricevute da cittadini di Casalvieri, che, a loro dire, si sarebbero sentiti presi in giro dal comunicato anagnino e scandalizzati ancor più dal modo in cui i fatti sono stati riportati che dall'episodio stesso.

I due ragazzi feriti stanno inoltre considerando l'ipotesi di sporgere formale denuncia contro i tifosi del Città di Anagni.

Di seguito riportiamo il comunicato per intero:

“Terminato sull’ 1 a 0 per i locali il primo tempo, la seconda frazione di gioco iniziava con il quasi immediato pareggio dell’Anagni. Proprio in questo frangente cominciavano a intravedersi le prime schermaglie di quanto avverrà di lì a qualche minuto: i giocatori dell’Anagni si recavano ad esultare sotto il settore dedicato ai propri sostenitori e gli animi si surriscaldavano proprio a causa dei supporters biancorossi che nel festeggiare sbattevano insistentemente con calci e pugni sulla panchina dei locali, che si alzavano dalla panca, lamentandosi per i rumori e gli insulti generati.

In virtù di ciò il direttore di gara chiedeva al capitano degli anagnini di calmare i propri sostenitori, il quale prontamente si recava a parlare con i concitati sostenitori, altrimenti a detta dell’arbitro “non ci sarebbero state più le condizioni per proseguire l’incontro, data anche la vicinanza tra la tribuna ospite e la panchina locale”. Nel frattempo però, proprio a mo’ di sfida, venivano lanciati nei confronti dei dirigenti locali (che cercavano di calmare i propri ragazzi invitandoli a riaccomodarsi) lattine di birra e sputi. La situazione degenerava cinque minuti dopo: gol del 2 a 1 dell’Anagni ed iniziava il caos. Questa volta infatti “gli ultras biancorossi” pensavano bene di manifestare la loro gioia buttando petardo a pochi centimetri dalla panchina del Casalvieri.

Esplosione, boato assurdo, momenti di panico con alcuni giocatori a terra ed altri che scappavano per allontanarsi storditi dalla zona colpita. L’arbitro dopo alcuni concitati minuti, proclamava la fine della partita con il triplice fischio. A questo punto gli autori del gesto si allontanavano e si dileguavano dall’impianto sportivo.

Due calciatori del Casalvieri, Francesco De Luca e Valentino Prospitti, venivano trasportati dall’autoambulanza chiamata immediatamente dopo il fatto; per fortuna nessuna conseguenza gravissima per i due, mantenuti sotto osservazione fino a tarda serata e rilasciati con referto medico che indicava una prognosi di dieci giorni. Resta lo scandalo e le tante domande di come sia possibile che alcuni soggetti (difficile definire tifosi) possano partire da diversi chilometri di distanza armati di tutto il necessario per mettere in pericolo l’incolumità di persone che stanno semplicemente cercando di divertirsi a livello dilettantistico; arrecare danni fisici a giocatori, spavento ad altri, danneggiare anche la propria squadra (che in quel momento vinceva due a uno)”.