«Non toccate i soldi della Madonna» aveva ribadito don Tonino Martini in chiesa durante l’omelia domenicale. E per gli “smemorati” aveva anche deciso di lasciare un post-it attaccato alla cassetta delle questua. Tanto per essere sicuro che i manigoldi non ignorassero il suo monito. Ma le ruberie in chiesa non erano terminate. E allora il parroco della centralissima chiesa “Santa Maria Assunta” si era rivolto ai carabinieri della locale Stazione. La trappola Visto che il guanto di velluto si era dimostrato “duro d’orecchio” e forse anche analfabeta, il parroco aveva deciso di chiedere aiuto proprio ai militari della Compagnia di Cassino. Diversi i colpi in chiesa nell’ultimo periodo. E ogni volta venivano portate via le elemosine che i fedeli - non senza sacrificio - offrivano alla Madonna. Una situazione insopportabile che non poteva essere più gestita facendo solo appello al buon cuore e alla onestà dei cittadini. Bisognava ingaggiare un’offensiva ben più strategica e beccare il responsabile - o i responsabili - sul fatto. Così ieri, dopo diversi appostamenti dei militari, il ladro è stato fermato dopo aver trafugato una manciata di monetine dalla cassetta in ferro per le offerte.

 A seguito di una perquisizione personale il giovane, residente nel Cassinate, è stato trovato in possesso di un cacciavite e di una forbice a tenaglia con cui (con alta probabilità) avrebbe portato a termine la sua “missione” superando ogni difficoltà sotto gli occhi del Signore. Il giovane di ventotto anni è stato arrestato in flagranza per tentato furto aggravato. I soldi delle offerte sono stati restituiti al parroco, mentre gli attrezzi “del mestiere” sono stati sottoposti a sequestro. Convalidato l’arresto, sono stati chiesti i termini a difesa, con il divieto per il ladro di offerte sacre di avvicinarsi a Piedimonte.