Ancora la firma dei vandali sulla chiesa dellâOlivella. Un altro pezzo di storia dellâantico borgo ernico è finito nel mirino di writers sconsiderati. Il santuario mariano fa la conta dei danni, mentre a gran voce si invocano telecamere di sorveglianza. Frasi dâamore, insulti e poi le bestemmie. Su una lato della parete, proprio vicino allâingresso della chiesa è comparsa la scritta âSatanaâ, mentre sul lato opposto tra graffiti illeggibili accampa un âDio esiste solo scritto sui muriâ. Frasi sacrileghe di chi senza motivo offende il prossimo. Atti di vandalismo che diventano blasfemi e indignano ancora di più i cittadini. «In realtà câè poco o niente di profano âcommenta un cittadino - se non la maleducazione di chi di notte si diverte ad imbrattare i muri della città e a fare i proprio comodi. Siamo stanchi di subire, qualcosa deve cambiare». La scritta âS a t anaâ sulle mura di un santuario lascia sempre un senso di scoraggiamento.
Lì è sepolto il cardinale Bisleti, Gran Priore dellâOrdine di Malta e per questo motivo il vescovo Boccaccio dette allâordine la possibilità , una volta al mese, di svolgere le proprie funzioni religiose, mantenendone però la proprietà . Così lâOrdine ne curò il restauro: venne cambiato il rosone, tinteggiato lâesterno e lâinterno. Subito dopo iniziarono a comparire le prime scritte, sempre frasi dâamore di giovani vandali innamorati. Il tempo aveva appena sbiadito quei graffiti quando purtroppo, lâaltra notte, ne sono ricomparsi di nuovi. âIl tuo sorriso è la soluzione per tuttoâ âCi siamo sempre perdonati tranne lâultimaââ âTu per cosa combatti?â âAcabâ (acronimo di all cops are bastards) e poi un nome sul quale sarà difficile indagare Le reazioni «Spero che in quella zona venga messa qualche telecamere âil commento di don Giuseppe Principali, responsabile del santuario- visto che è la zona meno coperta di Veroli. LâOlivella è il ritrovo di molti ragazzi e purtroppo è unâarea che sfugge ai controlli.
Al di là dellâatto compiuto ai danni di una chiesa, quello che va condannato è il gesto in sé: imbrattare cose che non ci appartengono. Anche la scritta che inneggia a Satana non credo sia legata a culti satanici, siamo di fronte allâennesima bravata». Forte la reazione dellâesponente di FdI-An Lorenzo Baglione che ha dichiarato: «Opera di qualche adolescente ispirato che si è divertito a scarabocchiare il santuario. Come educare, dunque, al rispetto del patrimonio cittadino? Sicuramente un paio di telecamere avrebbero frenato la vena poetica dei soliti scellerati». Dunque è forte lâappello dei cittadini, del sacerdote e di Lorenzo Baglione, tutti chiedono interventi di sicurezza e impianti di videosorveglianza per cercare di scoraggiare i vandali.