Si è fermato tutto. Di colpo. Dai consigli comunali ai congressi. E se all'inizio dell'emergenza legata al diffondersi del Coronavirus non sono mancati gli scontri e le polemiche, adesso sono stati messi in naftalina anche quelli. E la politica, perfino quella locale, si ritrova a fare i conti con una situazione del tutto inedita. Inoltre, dopo il rinvio sine die del referendum sul taglio dei parlamentari (fissato per il 29 marzo), è assai probabile che possano slittare anche le elezioni regionali e comunali di fine maggio. In Ciociaria i Comuni chiamati alle urne sono 8: Belmonte Castello,Ceccano, Cervaro, Guarcino, Fontana Liri, Patrica, Pontecorvo, Trevi nel Lazio.

Alcuni, è il caso del sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio, hanno sospeso la campagna elettorale. Peraltro neppure ufficialmente iniziata. Altri cercano di capire il da farsi.
Ma è complicato, anche e soprattutto perché in questo momento l'attenzione della gente è tutta sul Covid-19. Per il resto è stato già tutto sospeso: a cominciare dal congresso provinciale del Partito Democratico. I Dem, fra le altre cose, hanno chiuso gli uffici della federazione. Come ha fatto anche Forza Italia. Sul versante degli enti locali, la Regione Lazio ha dato l'esempio, rinviando la seduta del Consiglio e di alcune commissioni.

La Provincia di Frosinone ha fatto la stessa cosa e pure le sedute dei consigli comunali non si stanno svolgendo. Tutta l'attenzione, politica e mediatica, è sul Coronavirus. Non potrebbe essere altrimenti. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dopo aver annunciato di essere positivo al Covid-19, ieri è tornato a far sentire la sua voce. Sempre in collegamento facebook. Ha detto Zingaretti: «Ciao a tutte e a tutti! Con i suoi provvedimenti il Governo ha fatto molto bene. Ora bisogna stare a casa e non uscire se non per motivi indispensabili.
Bisogna informarsi e rispettare le regole. Dobbiamo farlo per il nostro Paese e anche per aiutare gli operatori della sanità che sono in trincea da settimane a lottare per la nostra vita e per la nostra salute. Ora è il momento della responsabilità e dell'unità, perché abbiamo bisogno gli uni degli altri. Infine voglio ringraziarvi per i messaggi di affetto e di vicinanza che mi avete mandato in questi giorni da tutta Italia».

Il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori ha scritto: «Dobbiamo usare la testa ancora di più e mettere in campo tutte le nostre migliori energie, i talenti di ciascuno, i mestieri, le passioni per dare forza ad una grande comunità e preparare la primavera delle nostre città, di Roma, del Lazio, del Paese».

Il senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d'Italia)concentra l'attenzione sulla priorità dei posti di terapia intensiva. Nota Ruspandini: «Fratelli d'Italia chiede di riaprire e implementare i reparti di terapia intensiva negli ospedali della provincia di Frosinone. Esistono strutture idonee a garantire adeguati servizi di assistenza che vanno immediatamente adeguate allo scopo. Certamente l'ospedale di Alatri, ma anche, per decongestionare l'emergenza, quelli di Ceccano e Anagni, che potrebbero essere efficientati rapidamente riaprendo e organizzando alcuni reparti meno invasivi per implementare il servizio sanitario dell'intera provincia.
Siamo a disposizione in una logica di collaborazione per partecipare alle scelte che intenderà adottare in questo senso la Regione Lazio».

Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, rileva: «L'Europa e il Governo si sveglino per aiutare e sostenere le micro, piccole e medie imprese. Infatti si potrebbe innalzare la soglia massima del regime di aiuto alle aziende da 200.000 euro a 500.000 euro nell'arco di un triennio. Il cosiddetto "de minimis" individua gli aiuti di piccola entità, che possono essere concessi alle imprese senza violare le norme sulla concorrenza».

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo si è rivolto ai sindaci dei 91 Comuni della Ciociaria. In una lettera ha scritto fra l'altro: «Come ho già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, sono gli amministratori, i sindaci di piccoli e grandi Comuni ad essere i primi e più sensibili interpreti delle esigenze e dei problemi della comunità; sono coloro che affrontano, in prima linea e troppo spesso senza adeguati supporti economici e legislativi, le emergenze che possono generarsi». Aggiungendo: «Sono fiducioso che tutti insieme, con la consueta responsabilità e l'abnegazione che ciascuno di noi dimostra, riusciremo a gestire questa emergenza e a trasmettere tranquillità e sicurezza ai nostri concittadini»