Un obbligo morale nei confronti delle migliaia di edili ciociari, che hanno ricostruito l'Italia nel dopoguerra e ancora oggi rappresentano una forza trainante per il settore, non solo nel Lazio.

Il senatore della Lega Gianfranco Rufa definisce così il suo disegno di legge, che modifica il Decreto legislativo dell'11 agosto 1993 in materia di benefici per le attività usuranti.
La novità introdotta da Rufa per il settore edile è importantissima e di grande risultato sociale. Infatti, nonostante gli interventi successivi apportati dal Ministero del Lavoro nel 1999, nel 2011 e nel 2016 la categoria degli edili, a differenza di altre ammesse ai benefici per le attività usuranti, non aveva la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato, nonostante il lavoro nei cantieri sia uno dei più faticosi e pericolosi. Adesso, però, la proposta legislativa del senatore leghista colma questa inaccettabile lacuna, nella speranza che il Governo la approvi mantenendo l'impegno più volte dichiarato a favore delle categorie svantaggiate.

«Sono molto soddisfatto della mia iniziativa - ci ha detto Gianfranco Rufa - Finalmente i lavoratori del comparto edile potranno essere equiparati alle altre categorie a cui è garantita la possibilità di richiedere la pensione anticipata. Sono anche orgoglioso, come ciociaro, di poter aiutare le migliaia di conterranei che hanno lavorato e lavorano nell'edilizia, costretti finora ad aspettare il trattamento pensionistico di vecchiaia, con tutti i disagi psicofisici che comporta. Sono anche soddisfatto perchè la Lega ha approvato subito il mio disegno di legge, dimostrando una sensibilità sociale non sempre riscontrabile in altri partiti. Infatti, la pensione anticipata per gli edili è anche una soluzione al lavoro nero, favorito indirettamente dall'attuale legislazione».

La proposta del parlamentare del Carroccio, divisa in tre articoli, comprende al primo anche gli operai dell'industria estrattiva, della manutenzione di edifici, i conduttori di gru o di macchinari per la perforazione nel comparto delle costruzioni. Il secondo, invece, prescrive che entro 90 giorni dall'entrata in vigore della Legge «il Ministro del Lavoro, di concerto con i Ministri dell'Economia, della Salute e della Pubblica Amministrazione, debba apportare le modifiche al Decreto del 19 maggio 1999». L'articolo tre, infine, indica le coperture finanziarie.

«Mi auguro che questo Governo approvi quanto prima il mio disegno legislativo  - ha concluso Rufa - Sarebbe una forma di rispetto non solo nei confronti dei nostri edili, ma anche di tutti i lavoratori degli altri settori, esclusi dal trattamento pensionistico anticipato».