L'equivoco resta sulla sfondo (per ora), ma rischia di condizionare il dibattito politico del dopo Ottaviani. E poco importa se alla fine del secondo mandato da sindaco mancano due anni e mezzo. Perché nel centrodestra dell'argomento si parla molto e spesso. L'equivoco è legato al futuro ruolo del primo cittadino nel capoluogo. Non potrà ricandidarsi per la terza volta consecutiva a sindaco, ma questo non significa che non continuerà a dire la sua. Lo farà eccome. Peraltro in modo politicamente "pesante".
Presenterà almeno due liste civiche e ha già indicato nelle primarie il metodo migliore per scegliere il candidato sindaco del centrodestra. Aggiungendo che chi deciderà di proporsi al di fuori delle primarie non avrà il suo sostegno. La domanda è: il centrodestra si presenterà unito oppure no? La premessa è fondamentale: Nicola Ottaviani potrebbe in futuro essere candidato alla Camera, nelle file della Lega. Ma i tempi saranno importanti.
Se questo nuovo scenario si concretizzasse dopo la fine del mandato bis da sindaco, nulla quaestio. Se invece dovessero esserci elezioni politiche anticipate, allora Ottaviani rifletterebbe non poco. C'è il precedente delle europee, quando il sindaco ha declinato l'invito. Stavolta è diverso, ma in ogni caso, perfino nell'eventualità di un'elezione a deputato, l'imperativo categorico di Ottaviani sarà quello di mantenere un forte "contatto"con il Comune. E questo potrebbe rappresentare una risorsa o un problema per il centrodestra.
Dipende dai punti di vista.
È come la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. In ogni caso la presenza di Ottaviani sarà politicamente ingombrante. Ma chi potrebbero essere i candidati alla successione e in quale tipo di logica e di contesto? Il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini e l'assessore Riccardo Mastrangeli sarebbero naturalmente favorevoli alla celebrazione delle primarie. Così come l'assessore Fabio Tagliaferri, il quale però potrebbe essere tenuto in considerazione pure per una candidatura alle regionali. Tra i "papabili" c'è sicuramente anche Danilo Magliocchetti, per il quale però le primarie non rappresentano l'unica soluzione possibile. Così come per Gianfranco Pizzutelli, leader del Polo Civico, il quale ha già lanciato l'idea di una coalizione civica perfino trasversale che inizi a ragionare di programmi, con l'obiettivo di arrivare pronta al successivo confronto con i partiti. Matassa intricata quindi.