La candidatura di Roberto Caligiore per riconquistare Palazzo Antonelli è piombata in città con un effetto deflagrante che ha scosso i vari raggruppamenti che, dalla caduta dell'ex sindaco il 14 ottobre scorso per mano dell'opposizione e di due ex componenti di maggioranza, Tonino Aversa e Marco Corsi stanno tentando di mettere su delle coalizioni credibili per vincere alle prossime amministrative di maggio.
A "incoronare" Roberto Caligiore è stato il senatore Massimo Ruspandini, ieri, sulle nostre colonne. Durante questa crisi si è imposto di non parlare, se non dopo aver trovato la quadra: «A Ceccano, gli unici in grado di prendersi l'onore e l'onere di governare per i prossimi anni la città siamo solo noi. La vera sfida non sarà solo vincere perché con Roberto Caligiore vinceremo anche abbastanza agevolmente, ma governare bene la città». Una ricandidatura "blasonata" e la forza di una squadra che non ha tentennamenti a ricandidare un sindaco sfiduciato. L'accordo sulla base di un patto politico di ferro che si fonda su una coalizione rodata e che ha i numeri.
Dal fronte del candidato in pectore Marco Corsi non è trapelato nulla su come abbia preso la notizia: certo è che la sua candidatura sembra sempre più traballante e molti, anche Tonino Aversa già pronto a correre con lui, alla luce della ricandidatura di Caligiore potrebbero avere qualche ripensamento. Una coalizione di Corsi poco incisiva potrebbe non garantirgli l'ingresso in Consiglio. Nella mattinata di ieri, in piazza XXV Luglio, si sono visti confabulare l'altro possibile candidato a sindaco di centrodestra Mauro Roma, Gaspare Ferri di Nuova Vita che sembra essere il suo maggiore sostenitore e un esponente della famiglia Querqui che, fino ad oggi, sembrava schierata con Emanuela Piroli. Sembrerebbe che stessero parlando della candidatura di Roma che se ufficializzerà, magari portando con sé anche l'ex vicesindaco Fiorella Tiberia che pure ha detto di stare con Corsi, ma che potrebbe poi decidere, in un attacco di realpolitik, di"sposare"il candidato che riuscirà a coalizzare più voti intorno al proprio nome potrebbe essere, per Caligiore, l'unico sfidante di centrodestra.
Nell'ultima tornata elettorale anche Roma lo aveva portato alla vittoria. Certo è che, con la candidatura ufficializzata dal senatore Ruspandini, gli altri si dovranno sbrigare a decidere cosa faranno da grandi. I giochi e i giochetti sono finiti. La corsa a Palazzo Antonelli ha preso il via. E chi non inizia a correre rischia di restare appiedato.