Gli ausiliari del traffico sono tornati a riunirsi in assemblea. Ieri mattina all'interno della sala Restagno c'è stato un nuovo confronto con le sigle sindacali: Antonio Sessa della Cgil, Enzo Valente dell'Ugl e Pietro Capizzi dell'Usb. I lavoratori sono preoccupati perchè sono stati contattati con un semplice Whatsapp dalla Publiparking per effettuare, tra oggi e domani, le visite mediche. Al momento, però, la società non ha ancora firmato il contratto con il Comune, non può dunque esserci il contratto tra gli ausiliari e la società.

Secondo quanto trapela, l'azienda avrebbe anticipato le visite mediche per guadagnare tempo. L'intenzione è, infatti, quella di procedere con l'installazione dei parcometri e dei nuovi stalli entro il mese di dicembre. Il sindaco continua a ribadire che dopo l'Immacolata, lunedì 9 dicembre, si partirà. Ma in realtà i tempi sono stretti e tutto potrebbe slittare almeno di una settimana anche perché c'è come l'impressione che prima del 4 dicembre quando il Tar si esprimerà sul ricorso della Compark nessun investimento sostanzioso verrà fatto.

In ogni caso c'è tensione tra i lavoratori e non si registra unità, bensì ognuno viaggia in direzioni separate. I sindacati hanno messo in guardia i 35 che devono essere riassunti: «Non firmate nessun contratto». E se in molti hanno ribadito scetticismo, lamentando il fatto di doversi recare a Caserta per la visita medica che potrebbe rivelarsi vana, ce ne sono altrettanti pronti a sotterrare l'ascia da guerra e a dialogare: anzitutto perché è il primo approccio. Ma soprattutto perché, dopo ormai quasi due anni di disoccupazione, c'è voglia di tornare al lavoro senza tirare troppo la corda: e pazienza se non è arrivata una formale raccomandata con ricevuta di ritorno per la convocazione. Va bene anche il Whatsapp.
La sostanza è certamente più importante della forma. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. La battaglia degli ausiliari è solo all'inizio.