#Noinoncisaremo. Dopo questo hashtag apparso sulla pagina Facebook dell'assessore all'ambiente Alessandro Savoni sembrerebbe si sia creata una certa tensione con il sindaco di Patrica Fioralisio, promotore dalla marcia per l'ambiente di domenica prossima, che pure aveva partecipato a quella promossa mesi fa dall'amministrazione Caligiore. Uno sgarbo istituzionale, direbbe qualcuno.

Savoni, però, il suo pensiero lo ha espresso chiaramente nel post social: «La solita premessa: l'ambiente non ha colore politico --scrive Questa cantilena la sentiamo da una vita. Dopo un po' di tempo però anche questo ritornello stufa. E se questa affermazione, il sottoscritto la può fare senza nessun problema, i tanti che oggi la ripetono come una filastrocca imparata a memoria, sarebbe il caso che non la facessero più. Personalmente non parteciperò alla manifestazione del 22 settembre, l'ennesima che non sortirà alcun effetto semplicemente perché stavolta non punterà il dito contro i veri artefici di questi disastri. Il colpevole, piaccia o meno, ha un nome ed è il Partito democratico rappresentato ai massimi livelli nella piramide che davvero conta per l'ambiente: Provincia-Regione-Governo. Molte volte, poi, anche negli stessi Comuni maggiormente martoriati i sindaci hanno quella tessera. Perciò, invece di fare manifestazioni in strada andate a manifestare (li ci verrò) nelle sedi dei vostri partiti e strappatela quella benedetta tessera dato che nessuno pare interessarsi del problema».

Il post sembrerebbe proprio indirizzato al sindaco Fiordalisio e parrebbe anche, leggendolo, che l'assessore voglia insinuare che la marcia di Patrica sia frutto di un atto di forza politico tutto interno al Partito democratico. Da Palazzo Antonelli, tutto tace. Imbarazzo istituzionale? O semplice condivisione del pensiero dell'assessore all'ambiente? Si vedrà domenica.

Intanto sempre su Fb è intervenuto anche Andrea Savone consigliere comunale di Patrica: «Mi dicono che un amministratore del comune di Ceccano ha pubblicamente espresso la volontà di non partecipare alla manifestazione (...) . Mi dispiace, mi dispiace come amministratore e come cittadino. Si parla di tessere di partito, si parla delle colpe... Si parla...Si parla.... Si parla. Forse è questo il problema. Forse nella nostra vita politica abbiamo anche commesso qualche errore, sarebbe stupido non ammetterlo. Ma penso che ad oggi, con la situazione così evidentemente compromessa cercare il colpevole senza risolvere il problema sia una cosa scellerata e miope», restituendo la "cortesia" a Savoni.

E lo stesso sindaco Lucio Fiordalisio, sempre sul social, risponde indirettamente all'assessore ceccanese: «Non esiste nessuna strumentalizzazione. Su temi così importanti e delicati, la cittadinanza e le Amministrazioni parteciperanno uniti senza tatticismi e strategie. Patrica ne è l'esempio, in quanto sfileremo uniti a prescindere dalle divergenze ideologiche. Non c'è bisogno di fare nessun invito istituzionale. I sindaci rappresentano la volontà popolare, per cui riteniamo che debbano scendere in strada per esprimere la propria indignazione, per rompere l'omertà, il silenzio stagnante e per difenderà la dignità della propria terra».

E mentre il clima politico si "avvelena", Ceccano continua ad essere strangolata dagli odori nauseabondi che, in certi giorni, sono davvero insopportabili.