Non solo lo spostamento del mercato e i controlli della Tosap per l'occupazione del suolo pubblico. L'assessore al commercio Chiara Delli Colli, unitamente al sindaco (e delegato al bilancio) Enzo Salera, in questi giorni è stata impegnata anche per modificare i piani tariffari della tassa di soggiorno. Il balzello, lo ricordiamo, era stato introdotto nel bilancio dal commissario prefettizio a seguito della dichiarazione di dissesto votata un anno fa dalla maggioranza di centrodestra. Ma la tassa di soggiorno così come era stata concepita "colpiva" solo i grandi alberghi in quanto al di sotto dei 40 euro non era prevista. Una forte discriminante tra i grandi alberghi e le piccole pensioni o i bed & breakfast che, avendo prezzi inferiori, erano "avvantaggiati" rispetto alla concorrenza.

Nella riunione di giunta che si è svolta martedì è stato invece deliberato che la tassa di soggiorno si pagherà da zero euro. «Gli albergatori lamentavano che prima venivano esclusi gli affitta-camere, noi, con questa modifica, siamo dunque andati a sanare questa discriminante» commenta l'assessore al commercio Chiara Delli Colli. Queste le tariffe dell'imposta: da zero a 89,90 euro a camera si pagherà 1 euro; da 90 euro 139,90 chi soggiornerà a Cassino dovrà pagare 1,50 euro a camera e da 140 euro in su il prezzo sarà di 2 euro. Il prezzo ovviamente si intende per ogni singola notte.

Il Comune prevede, dunque, di incassare una cifra considerevole visto che anche gli affitta-camere dovranno versare l'imposta e sono tanti non solo turisti, ma anche studenti e lavoratori che usufruiscono di tale servizio in città. Ovviamente anche in questo caso serve un aumento dei controlli. «È stata una conquista, non è stato facile modificare i piani tariffari già approvati in bilancio». E, intanto, per quel che riguarda il bilancio si attende l'ok dal Ministero entro gli inizi della prossima settimana, in modo tale che a settembre si possa partire con il piano assunzionale.
Se dal Viminale non arriverà nessuna buona nuova nei prossimi giorni, toccherà aspettare settembre: con il rischio di non avere il tempo a disposizione per fare le assunzioni entro la fine del 2019.