Alle ore 12, dopo cinque ore dall'apertura delle urne, l'affluenza a Cassino, unico comune della Ciociaria al ballottaggio, è pari al 18,5%. Al primo turno del 26 maggio, alla stessa ora aveva votato il 23,1% dunque si registra un calo di circa il 5%. Il 26 maggio l'affluenza finale fu pari al 69,60%, pari cioè a 22.185 elettori sugli oltre 31.000 chiamati alle urne. Se oggi si manterrà questo trend è facile prevedere che l'affluenza finale oscillerà tra il 50% e il 60%, pari cioè a circa 17.000 elettori, sostanzialmente in linea con quella che si registrò nel secondo turno di tre anni fa quando si fronteggiavano Petrarcone e D'Alessandro. Oggi la sfida è tra il centrodestra di Mario Abbruzzese e il centrosinistra di Enzo Salera. Alle 19 la nuova rilevazione
La campagna elettorale più veloce di sempre. Incastri, litigi tra amici, candidati per la fascia tricolore annunciati la mattina e ritirati nel pomeriggio. Oggi si metterà la parola fine a questo periodo di ordinaria "tarantella". Una corsa forsennata in cui sono scesi in campo volti nuovi e conosciuti, matricole e meteore, veterani e debuttanti. Ci sono state sorprese e delusioni, alcune delle quali direttamente collegate tra loro. Il livello di tensione in città è stato altissimo, denunce e insulti scritti sui muri lasciate da mani ignote, sui social segnalazioni e profili censurati. Mario Abbruzzese ha riunito un centrodestra litigioso e frantumato dopo la fine dell'Amministrazione D'Alessandro, sfiduciato anche da una parte della sua stessa maggioranza a metà mandato. Enzo Salera, grazie anche alle primarie, si è affermato alla guida della coalizione di centrosinistra. Nel pomeriggio del 27 maggio Cassino ha preso atto del risultato.
Due i nomi al ballottaggio: Mario Abbruzzese con 6.108 voti ed Enzo Salera con 6.062. È rimasto inchiodato al terzo posto, fuori dall'ultimo atto, Giuseppe Golini Petrarcone con 5.795 preferenze. Ancora una volta per poche centinaia di voti Peppino è rimasto "fuori". Nel 2016 arrivò al ballottaggio con D'Alessandro perdendo per un soffio. De Sanctis, alla sua prima esperienza e con una sola lista, ha incassato 2.096 preferenze, guadagnando uno seggio in Consiglio. Fanalino di coda il M5S di Martini con 1.269 voti. Oggi si voterà dalle 7 alle 23, lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.
Numeri e curiosità
Sono stati 22.000 i cittadini che si sono recati alle urne, 21.330 i voti validi. È 5.989 la somma delle liste di Petrarcone, se gli elettori avessero scelto lui oltre che i "suoi" candidati sarebbe arrivato al ballottaggio. L'effetto del voto disgiunto si è abbattuto sulla coalizione civica. Il Partito democratico è il primo in assoluto a dispetto della debacle avuta alle europee con la sua capolista, Barbara Di Rollo, che con 757 voti ha battuto tutti. Sono 800 i voti di lista per Demos, al suo esordio. Nel centrodestra a fare la parte del leone è stata la Lega e il primo degli eletti del Carroccio e di tutto il centrodestra è risultato Franco Evangelista con 445 voti. L'ex assessore alla manutenzione si è confermato dunque mister preferenze.
Il "peso" di Cassino
Gli occhi della provincia sono puntati sul risultato. In città oggi il bivio è chiaro: o l'affermazione di un centrodestra guidato da Mario Abbruzzese, leader di FI, partito in caduta libera alle Europee, o la vittoria di Enzo Salera e di un Pd che alle primarie ha visto in prima fila pure i massimi leader regionali. La sconfitta dell'azzurro aprirebbe nuove prospettive, quella dell'ex assessore al bilancio costringerebbe i Dem a rivedere quanto accaduto nelle scorse settimane. Per entrambi la vittoria o la sconfitta potrebbe avere un peso decisivo su scenari ben al di fuori del territorio comunale. E a saperlo sono in molti.