Ora scatta il silenzio. Dopo 15 giorni di una breve, ma intensa e accesa campagna elettorale per il ballottaggio, oggi i due candidati a sindaco non possono fare appelli al voto: domani dalle 7 alle 23 gli oltre 31.000 elettori sono chiamati nuovamente alle urne, dal momento che nel primo turno del 26 maggio nessuno dei 5 candidati ha raggiunto il 50%.
I due - Abbruzzese del centrodestra e Salera del centrosinistra - partono sostanzialmente alla pari con circa 6.000 voti a testa ottenuti al primo turno. Per la precisione 6.115 quelli di Mario e 6.067 quelli di Enzo. Il candidato del centrosinistra ha poi stretto un accordo di programma con Renato De Sanctis (che al primo turno ha avuto oltre 2.000 voti) mentre il leader del centrodestra ha aperto un dialogo con Petrarcone e alcuni uomini del suo folto schieramento. Non ha invece dato indicazione di voto Martini del M5S. Non c'è stato in ogni caso alcun apparentamento ufficiale.
Il sogno di Mario
Ieri sera gli ultimi due comizi. Mario Abbruzzese ha scelto piazza Labriola. Il candidato a sindaco del centrodestra ha deciso di puntare sul coinvolgimento di questa ultima settimana nella quale ha voluto condividere con tutti i cittadini la sua idea di Cassino, o meglio il suo sogno chiamato Cassino. Tantissimo entusiasmo e una piazza Labriola stracolma all'inverosimile e sul palco si sono avvicendati leader politici locali e regionali, gli onorevoli eletti nel centrodestra e i sindaci importanti come Nicola Ottaviani di Frosinone, Roberto Caligiore di Ceccano e Anselmo Rotondo di Pontecorvo.
Nel suo intervento Mario Abbruzzese si è rivolto a tutti i cassinati per descrivere ancora una volta il suo sogno. «Io sarò il sindaco di tutti. Un sindaco che avrà il compito di riconciliare una città dal livore e dalla cattiveria che ha animato il mio avversario. Abbiamo un sogno e quel sogno - ha concluso Mario Abbruzzese dal palco - si chiama Cassino».
L'orgoglio di Enzo
Grande calore in piazza Diaz dove Salera ha schierato tutta la sua squadra: gli ex assessori ed ex consiglieri di Petrarcone hanno letto una lettera - tramite Andrea Velardocchia - con la quale hanno preso le distanze dall'ex sindaco: «Se siamo tutti ancora dalla stessa parte vuol dire solo una cosa: noi ci fidiamo di Enzo Salera.
Dispiace che qualcuno abbia dimenticato chi siamo e da dove veniamo perdendo l'occasione di condividere una nuova esperienza che si profila dinanzi a noi». Sul palco con il candidato del centrosinistra anche Luigi Maccaro e Renato De Sanctis. Elisabetta Magnani ha letto una lettera inviata da un elettore a Enzo Salera. Quindi il candidato del centrosinistra è salito in cattedra e ha infiammato la piazza, come sempre strapiena, fino a travalicare il Corso e via Secondino Pagano: «Tutti insieme siamo pronti a voltare pagina. Lo faremo con la forza delle nostre idee».
Finisce a carte bollate
A infiammare la campagna elettorale sono stati anche e soprattutto i social, ma gli insulti non sono mancati neanche sulla piazza reale.
Il candidato del M5S Giuseppe Martini annuncia di aver presentato querela nei confronti di Renato De Sanctis «per le sue espressioni lesive della mia persona e della mia professionalità, per fatti non veri e per frasi pronunciate lesive della mia immagine».
Anche Mario Abbruzzese ha presentato una denuncia contro ignoti per alcune offese contro di lui comparse su alcune mura ed edifici della città.
Fine del commissariamento
Lo spoglio delle schede inizierà domani sera dopo le 23, quindi in nottata si conoscerà il nome del vincitore che sarà proclamato ufficialmente nella giornata di lunedì e martedì dovrebbe esserci l'insediamento in Comune mettendo così fine al periodo di commissariamento iniziato il 19 febbraio dopo la caduta dell'amministrazione di D'Alessandro