La dimensione è continentale, la valenza politica nazionale. Eppure nelle elezioni europee più importanti di sempre, ci sarà anche una ricaduta di carattere locale. Per una ragione semplice: tutti i big locali sono sotto esame. E a giudicarli saranno i leader nazionali: da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, da Nicola Zingaretti a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Perché tutti si aspettano il massimo risultato possibile nelle varie zone. Mai come questa volta i voti saranno contati e pesati. Si vota domani, dalle 7 alle 23. Subito dopo inizierà lo spoglio.

La provincia di Frosinone fa parte della circoscrizione Centro, quella che comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche. In totale 15 liste e 281 candidati. Sono 15 anche i seggi a disposizione. Scheda elettorale di colore rosso. In Ciociaria per le europee ci saranno 496 sezioni elettorali. Sono 418.116 gli aventi diritto al voto: 204.025 uomini e 214.091 donne. Il sistema elettorale per le europee è il proporzionale puro. Il calcolo è fatto su base nazionale, dopo viene applicato alla circoscrizione. La soglia di sbarramento è fissata al 4% su base nazionale. Si potranno esprimere fino a tre preferenze, scrivendo i cognomi dei candidati accanto ai simboli. Nel caso di due o tre preferenze, dovranno riguardare candidati di sesso diverso. Alle europee non è permesso il voto disgiunto, cioè votare un partito e contemporaneamente scrivere il cognome del candidato di un altro partito. 

Contemporaneamente si vota per le amministrative in 39 Comuni della provincia. Soltanto 2 con più di 15.000 abitanti, Cassino e Veroli. Nei quali è possibile il ballottaggio (9 giugno) se nessuno dei candidati a sindaco raggiungerà il 50% più uno dei voti al primo turno. Alle comunali lo spoglio inizierà lunedì alle ore 14. Sul piano politico però tutti i riflettori sono sulle europee.
È in gioco davvero tutto, a cominciare dalla tenuta del governo. A mezzanotte si è chiusa la campagna elettorale.

Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore regionale della Lega, ha detto: «In questa campagna elettorale noi abbiamo portato i risultati di un anno di governo: da quota 100 alla pace fiscale. È su questo che chiediamo la fiducia dei cittadini, per iniziare a fare anche in Europa quello che abbiamo cominciato ad effettuare in Italia. Le comunali? Ho buone sensazioni».
Francesco De Angelis, leader provinciale del Partito Democratico, ha affermato: «Sono convinto che il voto del 26 maggio metterà un freno all'ondata populista e nazionalista. La luna di miele del governo gialloverde è finita, da mesi non fanno altro che litigare: bravissimi con le chiacchiere e le promesse, hanno fallito alla prova del governo».

A questo punto però il conto alla rovescia è iniziato. E questa sarà una notte lunghissima, come quella prima degli esami. Poi ci saranno promossi e bocciati. In tutto questo è passato in secondo piano il fatto che la provincia di Frosinone per le europee è rimasta ancora una volta ai margini.