Campagna elettorale agli sgoccioli, il clima si fa incandescente. Sfida social tra i candidati che si giocano la partita a colpi di like e commenti al vetriolo. Se esiste una piazza è social anche quella. Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale e in vista del voto per il rinnovo del consiglio comunale il confronto si è spostato sulla piattaforma digitale. I candidati (non tutti per fortuna) sono diventati "multitasking": se il profilo non basta si apre una pagina. Non c'è limite alla fantasia e si studiano forme di marketing politico elettorale (dove e come non si sa) mentre si scimmiottano slogan d'altri tempi. Siamo tutti dei prodotti e l'elettore il nostro acquirente: chat, foto e persino stories con il santino. Roba da far impallidire quei politici vecchio stampo che un po' si sono dovuti adeguare. Una campagna molto social e poco "sociale".

Ci si sfida a colpi di like (nemmeno fossero voti) con una libertà di espressione che in certi casi travalica il buon senso.
Ma anche questa è democrazia. Social a parte, si infittiscono gli appuntamenti dei tre candidati a sindaco che non rinunciano, almeno loro, ad incontrare i cittadini. Occupazione giovanile, riqualificazione di Prato di Campoli, recupero dei centri minori, ambiente, turismo, edilizia e sviluppo urbanistico: diverse le proposte, alcune anche molto valide.
Siamo ormai allo sprint finale e sale l'attesa. La "guerra dei Roses" in salsa verolana tra ripicche, cattiverie e rivalse sta per terminare.

Solo i Cinque Stelle di Fabrizio Cretaro non si lasciano tentare dalle provocazioni degli avversari. Di botta e risposta vivono, invece, i candidati di Marco Bussagli e Simone Cretaro. Attacco e contrattacco, fino al 25 maggio tutto è lecito poi sarà silenzio. C'è intanto chi è stato chiamato a vigilare: occhi fissi sulla tastiera e risposta pronta. Del resto questa è la politica dei tempi moderni che non perde l'occasione di farsi viva ad ogni tornata elettorale.