Non compare più la funivia, uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione Petrarcone nel quinquennio 2011-2016 e poi rilanciato alle successive elezioni perse per un pugno di voti a discapito di Carlo Maria D'Alessandro. In compenso, nel programma elettorale del 2019 della coalizione civica e trasversale di Peppino ci sono tanti punti già presenti nel programma che Antonio Pompeo ha presentato nel 2013 per le elezioni di Ferentino. Non si tratta solo di uno "spunto" che l'ex sindaco ha voluto prendere a prestito dal presidente della Provincia, ma di veri e propri punti copiati e incollati - in alcuni casi non cambiano neanche le virgole - come se Cassino avesse le stesse necessità di Ferentino. Non si tratta di due programmi-fotocopia - in quello di Pompeo, ad esempio, non si fa minimamente cenno alla rigenerazione urbana inserita alla fine da Peppino - ma i punti in comune son o più di uno. A partire dalla "partecipazione attiva e trasparente" passando per informazione e comunicazione, efficienza, innovazione e trasparenza dell'amministrazione, la prevenzione della corruzione. Ma il punto clou si raggiunge sul capitolo bilancio e tributi: Antonio Pompeo del Pd, che si candidava alla successione di un sindaco che già era stato espressione del centrosinistra dal 2008, nel 2013 scriveva nel suo programma: "L'azione amministrativa continuerà ad assicurare una corretta e sana gestione delle finanze comunali". Lo stesso passaggio lo scrive - identico -Petrarcone che ha votato contro tutti i bilanci varati da D'Alessandro e si è fortemente opposto al dissesto. Delle due l'una: o Peppino non ha controllato quello che ha fatto il suo staff, che magari per risparmiare lavoro ha preferito fornirsi di materiale già esistente, oppure deve riconoscere aposteriori a D'Alessandro che finora c'è stata una "corretta e sana gestione delle finanze comunali". Non appena qualcuno si è accorto delle pagine-fotocopia dei due programmi, in rete si è scatenata l'ironia, mentre nel centrodestra e nel centrosinistra la reazione è stata più o meno unanime: "Questo dimostra il pressappochismo con il quale si intende governare, noi abbiamo impiegato giorni e abbiamo anche litigato per scrivere il programma. Non si possono prendere in giro gli elettori in questo modo". Tutti dubbi e perplessità ai quali oggi potrà rispondere direttamente Petrarcone nel comizio in programma questa sera alle 19 in piazza Diaz.