"So che su di me ci sono preclusioni o veti da parte di un partito, quindi se non si raggiunge l'unità sul mio nome faccio un passo indietro senza problemi". Carlo Maria D'Alessandro sempre più in bilico sulla candidatura a Sindaco è d'accordo a fare un passo indietro. Non ci saranno le idi di aprile. Carlo Maria è "consenziente"! Ma perché?
"Per l'unità del centrodestra che per me è prioritaria. Sono un uomo di squadra, faccio un passo di lato. Se ci sono le condizioni per riportare la sintesi nel centrodestra io non ho problemi. Sono tranquillo".
Ma perché hai fatto la conferenza stampa da candidato sindaco se c'era questo clima?
"Era previsto dal documento programmatico dei partiti firmatari. È ovvio che io, indicato da loro, mi sono attenuto a quello che c'era nel documento".
In città non si parla d'altro. E il caos nel centrodestra è lapalissiano. Soprattutto questo bizzarro andirivieni di nomi che spaventa anche i papabili inseriti nella rosa di nomi delle ultime ore. Perché se c'è una certezza è che ogni candidato "incoronato" da un singolo partito o dal gruppo unito è durato fino alla riunione successiva.
Ironizza Enzo Salera: "Il candidato della colazione lo abbiamo saputo e non più tale. Aspettiamo quello dell'ora di pranzo e poi quello della cena. Perché ce n'è uno a colazione, pranzo e cena. Poi nella notte si disfa di nuovo la tela di Penelope". Ma Carlo Maria chiarisce anche: "Ad oggi però resto li candidato indicato da 5 liste. Sono il nome espresso da cinque liste. Vediamo che cosa accadrà. In caso di unità reale valuto positivamente il passo indietro".