Tanto tuonò che piovve. Alla fine la "calamita" Petrarcone ha scelto di scegliere. E in barba alle primarie del centrosinistra e a un Pd che non ha adeguatamente sostenuto la sua discesa in campo, forte di due mandati amministrativi da primo cittadino, Peppino Petrarcone fa tutto da solo. E si candida a sindaco. Quelli che hanno detto di voler stare con lui, scontenti di partiti e litigi? Oggi possono mettersi al suo fianco. Altri potrebbero arrivare dopo, in base all'esito delle primarie o alla scelta (o non scelta) del leader elettorale della Lega. E, a proposito di Carroccio, chi ha già optato per Peppino è proprio uno dei papabili alla carica di sindaco.

Michele Nardone era nella rosa dei quattro nomi approdati a Roma per una valutazione, insieme a Di Mascio, Sebastiabelli e Nardone. A Cassino invece è stato valutato anche il nome di Mignanelli, poi bocciato da un Direttivo della scorsa settimana. E ora galleggiano in un mare di indecisione il temerario Sebastiabelli e l'incognita Palombo che, pur essendo stato indicato all'unanimità come candidato della Lega, continua a riflettere e ad essere titubante. In questo scenario, la "calamita" Peppino e il suo progetto piuttosto civico attiva tanti. E Nardone quando decide lo fa con metodi bizzarri. "Alle politiche ho votato per la Lega di Salvini perché Salvini decide.... diciamo che a livello periferico la Lega decide di meno". Così sarà lì, al fianco dell'ex sindaco che per una manciata di voti ha perso il ballottaggio del 2016. Una sorpresa in meno oggi pomeriggio. Le altre saranno svelate in diretta