Nel segno di Peppino. Una calamita, quanto meno nei discorsi, per gli scontenti negli altri partiti. Lui? Starebbe lavorando a una lista ma, nel frattempo, sono anche agli altri che "lavorano" mentalmente a valutarlo come utile e idonea alternativa.

L'incognita Lega tiene tutti paralizzati. Almeno a destra. Nessun nome ancora sul tavolo.  Carmelo Palombo continua a meditare. Non si lancia. Non risponde. Prende tempo. Sebastianelli viaggia su una quota del Carroccio e sarebbe già pronto a mettere in campo tutta la sua verve per sfidare chiunque, lasciando però scontenti alcuni che hanno già le valigie in mano. La basa ragiona fuori dai direttivi e, in relazione alla scelta, c'è chi potrebbe andare anche in direzione Claudio Lena con Forza Italia (che, a sua volta, sta cesellando la lista di partito con vecchi e nuovi nomi) o in direzione Peppino. Ed eccolo che torna. Sempre.
Idem per le primarie a sinistra. Dipenderà dal vincitore. Difficile immaginare che tutti i votanti dell'uno poi scelgano davvero l'altro come proprio candidato. In caso di vincitore non del tutto gradito a una parte, ci sono altre valigie pronte in direzione Peppino Petrarcone.
Lui aspetta. Lavora a una lista, questo sì. Ma non dice più nulla. Preferisce attendere gli eventi. E non rispondere più ad alcuna telefonata scomoda. Sta nel suo mondo elettorale, coinvolge amici di vecchia e nuova data, coalizza il necessario per una compagine, e aspetta. Chi lo vorrà, lo troverà pronto a rimettersi in gioco. E, intanto, anche oggi - a parte gli sfidanti alle primarie che si sono destreggiati in continui confronti per raccontarsi e raccontare la Cassino che sognano - è stata un'altra giornata di incontri, summit, pranzi e aperitivi. Ma senza nomi! A 22 giorni dalla presentazione delle liste.