Eppur si muove. L'immobilismo è solo apparente, la Lega si vede di continuo e sta finendo di cesellare il nome da proporre alla città. Mignanelli? Ieri sera il Direttivo ha detto no! Sebastiabelli? Idem. Un'altra lunga riunione, lontana dagli alleati-avversari per continuare a sfoltire la rosa. Con una sorpresa dietro l'altra.
Quattro i nomi sul tavolo romano: Carmelo Palombo, Giuseppe Sebastiabelli, Michele Nardone e Peppe Di Mascio. A tema l'aggregazione oppure no. A Cassino spunta Mignanelli, il nome viene prima valutato una volta, poi, ben sostenuto, deve restare sul tavolo più del dovuto. Ma la base del partito ieri sera ha deciso di decidere autonomamente. E ha pensato di dirottare la scelta su persone più integrate nel partito. Sebastiabelli finisce nel medesimo ragionamento. E allora? All'unanimità si pensa a Palombo che è leader provinciale del gruppo e si riserva 24 ore per riflettere. C'è chi giura che voglia ingaggiare la sfida coronando un sogno sfumato e chi invece è sicuro che vorrà solo traghettare il partito verso un ottimo risultato. Restando in disparte. E a quel punto? Resterebbero Di Mascio e Nardone. Altri nomi di peso e mai tramontati. Con una consapevolezza. La Lega di Cassino non è affatto ferma. Semmai ha paralizzato gli alleati-avversari che aspettano. E aspetteranno ancora. Perchè in ballo ci sono altri due fattori che vogliono valutare a questo punto. Chi vincerà le primarie del Pd tra Luigi Maccaro, Enzo Salera e Sarah Grieco per il centrosinistra "ufficiale". E Peppino Petrarcone. Che non è entrato nell'agone delle consultazioni interne ma potrebbe candidarsi lo stesso.