Non c'è pace in casa Forza Italia. Un partito che, stando ai sondaggi, oscilla sotto la "quota psicologica" della doppia cifra e che, nell'ultimo periodo, ha vissuto attimi intensi, a livello regionale e provinciale, con esponenti di calibro che hanno sottolineato l'importanza di un cambiamento radicale per riprendere slancio.

Ieri, in questo quadro, il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli ha scritto una lettera ai quadri nazionali. L'esponente degli azzurri, vicino all'area di Mario Abbruzzese, ha scritto al segretario nazionale dell'organizzazione del partito Gregorio Fontana, al vicepresidente Antonio Tajani e al coordinatore regionale Claudio Fazzone per chiedere la celebrazione del congresso il 10 marzo. In una lettera che ha il sapore di aut aut.

«Questo partito ha bisogno di una rigenerazione che parta dal basso, che coinvolga la base e premi chi è sempre attivo sui territori - ha evidenziato Pasquale Ciacciarelli - Il tesseramento si è concluso il 31 gennaio scorso e i militanti si sono impegnati per portare a casa le tessere. Che cosa stiamo aspettando? La provincia di Frosinone è pronta. O si celebra il congresso o non siamo più interessati. L'era dei temporeggiamenti è finita. Dal partito arrivi un segnale chiaro, altrimenti ne prenderemo atto. Forza Italia, in provincia di Frosinone, è ancora viva e vegeta, ma quest'attesa non fa bene né ai militanti, né ai nostri elettori, anche perché nell'ultimo anno il partito è stato assente. Nessuna iniziativa è stata presa dalla classe dirigente che lo guida, dopo il commissariamento.

Questo territorio è pronto a fare da capofila per la celebrazione del congresso, a trainare il partito verso una fase nuova, a rigenerarlo, a tornare a vincere e convincere sul territorio. Ma c'è qualcosa che frena tutto ciò ed è quest'attesa ingiustificata. Abbiamo aspettato abbastanza. Siano chiari e ci dicano a chiare lettere se il congresso ci sarà o meno. In caso contrario - afferna in conclusione il presidente della quinta commissione cultura, spettacolo, sport e turismo della Regione Lazio - ne prenderò atto: io e tutti i dirigenti di partito».