Cosap, la vicenda non è affatto chiusa. Nonostante le ultime indicazioni fornite dall'amministrazione comunale sulla scorta della recente delibera di giunta, molti contribuenti (si stimano siano centinaia) sono pronti a presentare i propri ricorsi e a veder annullati gli avvisi di pagamento ricevuti.

Ad affermarlo è il consigliere Enrico Pavia ("Noi per Alatri") che prevede «Un bagno di sangue per le casse amministrative di fronte ai ricorsi che, per bocca dello stesso sindaco, saranno accolti per la stragrande maggioranza. Il 70%? Io credo che la percentuale sia ancora più alta...».

Questo perché la delibera di giunta, sempre secondo Pavia, non cambia la sostanza delle cose attuali: «È solo un invito, poiché la giunta non ha competenza su una materia approvata dal consiglio comunale. Un invito che rischia di essere fuorviante e pericoloso per il cittadino, un rimedio che può essere più dannoso del male». Vale a dire: Pavia sostiene che l'atto emanato dalla giunta non sia altro che «Un tentativo di mettere a tacere una protesta che si è allargata ogni giorno di più» e che, comunque, non ponga il contribuente al riparo. Pertanto, stando a quanto dice l'esponente della minoranza, che di professione fa l'avvocato, la mole dei ricorsi non si assottiglierà se non subentrerà un provvedimento di altro genere.

Ma quale? «Serve un atto che annulli il tutto, perché altrimenti – dopo che le cartelle saranno diventate esecutive – non sarà possibile in alcun modo fare marcia indietro». Questa è l'opzione che Enrico Pavia, insieme ai suoi colleghi di opposizione, porterà avanti nel consiglio comunale che si terrà in una data compresa tra il 12 e il 16 di questo mese e che verterà proprio sul tema Cosap. Una seduta che, fin da adesso, si annuncia carica di tensione politica e polemiche. Infine, il commento politico: «Sarebbe il caso che l'amministrazione comunale ammettesse gli errori commessi e chiedesse scusa ai cittadini, ma nessuno ci metterà mai la faccia su questo».