Il caos di Forza Italia nel Lazio, gli attacchi a Fazzone e Tajani, le improbabili mosse difensive e tutto quello che succede da Roma in giù all'interno del partito del Cavaliere ha origine dove nessuno riesce a intervenire. Dove nessuno può o vuole mettere le mani. Nel luogo ristretto dove oggi non vengono prese le decisioni (tante) che sono necessarie per dar vita ad un'attività politica ordinaria. E dove evidentemente non vengono prese quelle (moltiplicate) che servono adesso per mettere su la macchina del consenso per le prossime elezioni europee.

Questo luogo ristretto per la maggior parte del tempo si chiama Arcore e molto più raramente si chiama Palazzo Grazioli a Roma ed è quello nel quale Silvio Berlusconi vive gran parte delle sue giornate in un isolamento che pare abbia tratti ambiguamente "politici" piuttosto che avere quella forma di "protezione" da quel mondo esterno per il quale era stato organizzato e studiato.

Una gola profonda che vuole mantenere l'anonimato ha raccontato nei giorni scorsi a Ciociaria Oggi e Latina Oggi che quello visto fino ad oggi (la polemica che nel Lazio ha investito Fazzone e Tajani ma di cui se ne contano a decine simili in tutta Italia) è solo un piccolo anticipo di quello che accadrà nelle prossime settimane.

"Tutti devono sapere che l'operazione Scoiattolo (quella che avrebbe mandato gran parte del M5S all'opposizione e avrebbe trattenuto in un governo di centrodestra una pattuglia di responsabili pentastellati) era pronta". E' un fiume in piena la nostra fonte: "C'era una lista di senatori e deputati pronti a partecipare per permettere a questo governo di portare avanti un vero programma di centrodestra. Ma qualcuno, molto vicino a Silvio Berlusconi, ha concordato, insieme a Matteo Salvini, di rinviare tutto a dopo le Europee.

E sapete come? Evocando lo spauracchio di nuove grane giudiziarie a carico di Berlusconi. E' evidente che non si trattava di compravendita di nulla. C'erano (e ci sono) decine di parlamentari grillini che non vedono l'ora di trattenersi tutto lo stipendio e di trovare qualcuno pronto tra qualche anno a ricandidarli…".

"Tajani? Fazzone? Volete sapere che penso? - continua - Io che le vicende di casa Berlusconi le conosco molto bene capisco che ci sia un disorientamento ai massimi livelli. Nessuno si fida di nessuno e l'unica che decide vita e morte di tutti è Licia Ronzulli. Se vuole nasconderti il Cavaliere fa come il prestigiatore con il coniglio.

A lui fa credere che tu non rispondi al telefono e magari sei in qualche isola deserta. A te invece dice che Silvio è occupato per le prossime settimane. Una volta c'era uno scambio di idee produttivo ed efficace su tutti i temi. Sapete cosa fa il povero Gianni Letta ormai da qualche mese? Non parla più di questioni politiche. E sapete perché? Ha dovuto subire in diretta l'onta di un rimprovero, di una diffida a non parlare di Lega proprio dalla "zarina" Ronzulli. I risultati di questo stato di cose sono sotto gli occhi di tutti. Ma i più pragmatici, a costo di non mettersi in rotta di collisione con la "chiave" per parlare con il capo, sono disposti a tutto. Forse non vedono l'ora che Forza Italia tiri le cuoia per passare alla corte di Salvini".

Quindi, inutili avventurarsi in fantomatiche teorie politiche. Tajani e Fazzone sono l'emblema di un partito che soffre di questo imbuto strettissimo governato da Licia Ronzulli. Un potere enorme nelle mani di una sola persona che sta facendo il bello e cattivo tempo. I più smaliziati amici del Cavaliere si fanno delle crasse risate pensando al fatto che qualcuno, convincendo della tesi anche Marina Berlusconi e la famiglia, dice che la linea filosalviniana della Ronzulli sta salvando le aziende di famiglia dall'attacco del governo.

In Parlamento non c'è traccia di nessuna iniziativa ostile sulla manovra di Bilancio. Tantomeno di emendamenti presentati ed approvati per evitare provvedimenti di qualsiasi natura. La verità è che dietro questo stato di cose si potrebbe consumare un'uscita di scena ingloriosa per il Cavaliere. Chi l'ha detto che perdere 4/1 con Salvini le prossime elezioni sia il contenuto giusto dell'ultimo capitolo della gloriosa storia politica del grande condottiero che venticinque anni fa in pochi mesi diede vita, dal nulla, al movimento politico che cambiò la storia italiana?