E adesso che succede? Fino a febbraio niente. Poi, con il primo step della staffetta in giunta, si capiranno meglio gli equilibri e i rapporti all'interno non soltanto del consiglio comunale, ma dell'intero centrodestra cittadino. Anche in prospettiva.
Sulla ridistribuzione delle deleghe attribuite al Polo Civico il sindaco Nicola Ottaviani ha voluto tenere un profilo basso, introducendo lui il concetto di «avvicendamento tra gli assessori Antonio Scaccia e Fabio Tagliaferri». Ma è chiaro che nei partiti e nei gruppi consiliari si sta analizzando la situazione, perfino in prospettiva. Alcune considerazioni però vanno fatte.

La staffetta fu pensata proprio da Nicola Ottaviani, nel giugno 2017, per garantire una rappresentanza in giunta a tutte le liste che avevano eletto un solo consigliere comunale: Alternativa Popolare e Cuori Italiani subito in giunta, poi sarebbe toccato a Fratelli d'Italia, Frosinone Capoluogo e Forza Frosinone. Ma nei successivi diciotto mesi è cambiato moltissimo.
Alternativa Popolare non ha dall'inizio un consigliere comunale, dal momento che Francesco Trina si è dichiarato indipendente. L'assessore è Pasquale Cirillo.

Forza Frosinone e Frosinone capoluogo non ci sono più: entrambi gli eletti, rispettivamente Enrico Cedrone e Sara Bruni, hanno aderito alla Lega, unitamente a Thaira Mangiapelo, prima dei non eletti di Forza Italia alle amministrative del 2017.
Neppure Cuori Italiani c'è più. Al suo posto Noi con Frosinone di Carmine Tucci, con tre consiglieri: CarloGagliardi, GianpieroFabrizi e Mariarosaria Rotondi (questi ultimi due eletti nella Lista Ottaviani). Non è un mistero che da tempo ci siano dei contatti tra Noi con Frosinone e la Lega.

L'obiettivo del Carroccio, che al momento non esprime assessori, è quello di diventare il primo gruppo consiliare nella maggioranza di centrodestra. Il che porta ad ipotizzare che nel rimpasto di febbraio il partito di Matteo Salvini dirà la sua per quanto riguarda gli assetti della giunta. Le ultime vicende hanno dimostrato che il patto federativo tra Polo Civico e Lista per Frosinone è forte e proiettato anche al futuro: sei consiglieri comunali e tre assessori, tra i quali il vicesindaco Antonio Scaccia. Forza Italia ha un consigliere in meno rispetto a giugno 2017: tre invece di quattro. Gli "azzurri" esprimono il presidente del consiglio comunale e un assessore.

La Lista Ottaviani, che indica due assessori, è scesa da cinque a tre consiglieri comunali. Mentre Francesco Trina, che pure nei mesi scorsi aveva annunciato l'adesione alla Lista Ottaviani, è rimasto invece nel Gruppo Misto. Quindi Fratelli d'Italia, che non esprime assessori al momento. E proprio per tale motivo attende febbraio. Questo il quadro dei gruppi consiliari, agganciato alla attuale rappresentanza in giunta. Poi c'è il discorso politico, che inevitabilmente si riflette perfino sugli scenari futuri, compreso quello della candidatura a sindaco del dopo Ottaviani. Naturalmente nell'area di centrodestra. È vero che alla fine del mandato mancano tre anni e mezzo, ma alcune posizioni appaiono già chiare. E inconciliabili.

Perché Ottaviani non vede alternative alle primarie per scegliere il prossimo candidato sindaco. E i partiti e le liste civiche? Non tutti sembrano disposti a condividere questa metodologia. Poi naturalmente c'è il fattore Ottaviani. Resterà in Forza Italia? Non sembra affatto certo. Mentre, per quanto riguarda il rimpasto di giunta, la domanda è: quale sarà il punto di sintesi tra gli schemi iniziali e l'attuale consistenza dei gruppi consiliari? Questo è il dilemma.