Proroga degli ammortizzatori sociali, ma anche Fca e Ilva di Patrica. Il presidente dell'Amministrazione Provinciale Antonio Pompeo a tutto campo sul tema del lavoro.
Per quanto riguarda la proroga degli ammortizzatori sociali, Antonio Pompeo è netto. Rileva: «Basta rimpalli, occorre trovare una soluzione e tutelare le persone». Un tema che riguarda i lavoratori di Vertenza Frusinate. Argomenta Antonio Pompeo: «Siamo di fronte ad una situazione di emergenza assoluta, per la quale bisogna solamente mettere in campo soluzioni e smetterla con il rimpallo delle responsabilità. Mancano pochi giorni al termine ultimo per definire i fondi necessari a coprire la platea dei destinatari degli ammortizzatori sociali, sia per completare il 2018 che per agganciarsi al 2019. Fate presto: stiamo parlando di circa 1.600 persone e delle relative famiglie, alle quali non interessa chi e come deve intervenire, interessa solo che si faccia».
Una situazione delicata, sulla quale i riflettori sono accesi da anni. L'altro giorno c'è stata l'ennesima assemblea dei lavoratori di Vertenza Frusinate. Il portavoce Gino Rossi ha detto: «Bisogna assolutamente fare presto. È necessario trovare 1 milione di euro, con il quale fronteggiare sia il periodo che manca per il 2018, sia la deroga per il 2019. Parliamo di famiglie che devono vivere, pagare le bollette e tutto il resto. Come potranno farlo senza entrate?».
Antonio Pompeo incalza: «Si tratta di una problematica che non ha colore politico, ma riguarda la dignità delle persone. La Provincia ha fatto tutto il possibile in passato e continua a farlo oggi, senza fare sconti a nessuno. Negli scorsi anni, attraverso un gioco di squadra tra le varie istituzioni, e con il contributo essenziale dei sindacati, siamo riusciti sempre ad arrivare all'obiettivo. Oggi, purtroppo, siamo ancora fermi. Certo, tenendo conto dell'ammontare delle risorse necessarie per il 2018, circa un milione di euro, non sarebbe troppo complicato per il Governo, in particolare per il Ministero dello Sviluppo Economico, sbloccare la situazione. Per cui faccio appello al ministro Di Maio, anche per il tramite dei suoi rappresentanti sul territorio, affinché si ascoltino le nostre richieste e si possa risolvere la questione». Ma il presidente della Provincia va anche oltre e aggiunge: «Non solo questo voglio dire al Ministro. Purtroppo c'è un'altra situazione potenzialmente esplosiva che Di Maio deve considerare: i riflessi dei provvedimenti governativi sul futuro della produzione Fca in Italia, dunque anche dello stabilimento di Piedimonte San Germano. I segnali che vengono dal management della multinazionale, rispetto a quanto prospettato dal Governo, sono preoccupanti, perciò è necessario riflettere e forse fare un passo indietro. Il lavoro è un valore e un diritto che non può essere messo a rischio. Mi auguro che il ministro risponda a queste richieste, non dimenticando che abbiamo anche inviato una nota per essere parte attiva della stesura del bando dell'Ilva di Patrica. Ad oggi ancora non abbiamo risposte».
L'assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino rileva: «Continuiamo a lavorare con il Ministero del Lavoro per trovare le coperture finanziarie necessarie alla proroga della mobilità per i lavoratori delle aree di crisi industriali complesse. Nessuno verrà lasciato solo soprattutto in questa fase: stiamo compiendo grandi sforzi e stanziando ingenti risorse per la reindustrializzazione delle aree di crisi, dove si inserisce anche l'Accordo di programma per la riconversione e riqualificazione industriale del sistema locale di Frosinone».