Colpo di scena nel colpo di scena: il sindaco D'Alessandro ha convocato tutta la sua maggioranza. Nel tardo pomeriggio intorno alla tavola rotonda ci saranno gli uomini e le donne che hanno vinto le elezioni, quanto meno sono stati convocati. Assessori e consiglieri davanti al loro "primus" per decidere. Oggi stesso? Probabilmente sì. Animo "praticone", disabituato a rimandare, avrà pensato che coalizione è c'è o non c'è, oggi come tra altri 14 giorni. Inutile arrivare, come tutti i suoi "colleghi" che hanno brandito lo spauracchio delle dimissioni, al ventesimo giorno quando, con l'acqua alla gola, anche i più riottosi salgono sul carro pur di non andare a casa, per poi farlo sbandare a ogni metro.

Ecco allora l'idea di vedersi subito e di ritrovarsi per capire se c'è ancora una linea comune, ognuno con le proprie battaglie e peculiarità, per compiere quel sogno di centrodestra che li ha portati a governare. Se, invece, le frizioni sono troppo forti o le sirene di altri partiti cantano con voce ammaliante, meglio staccare la spina che condannare la città a una inutile ingovernabilità. Insomma, non vuole aspettare, non vuole logorare animi e rapporti. Se al suo fianco ci saranno 13 apostoli, tra poche ore, si potrebbe già sapere se la partita continua. Altrimenti tutti a casa. Il foglio delle dimissioni ora è nelle loro mani!