In provincia di Frosinone 18.100 famiglie hanno un Isee talmente basso da poter essere destinatarie del reddito di cittadinanza. Nella sostanza una famiglia su undici. È quanto emerge da un'analisi effettuata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore del Lunedì, che ha stilato una graduatoria dei potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza. Uno studio effettuato sugli Isee ordinari presentati in Italia nel 2016 (si tratta dell'ultimo studio disponibile) e controllati dal Ministero del Lavoro. Il tutto, sottolinea Il Sole, «secondo quanto annunciato online dal Movimento 5 Stelle, il reddito di cittadinanza sarà destinato alle famiglie con un Isee fino a 9.360 euro annui». Va ricordato infatti che le modalità e i dettagli non sono stati ancora definiti, visto che l'intenzione è quella di emanare un provvedimento ad hoc.

In ogni caso i dati storici dell'Isee permettono di avere un'idea della platea degli interessati. Perfino sul riparto dei 9 miliardi di euro stanziati dalla manovra di bilancio 2019. In questa speciale classifica la provincia di Frosinone si colloca in posizione numero 43. Con 18.100 nuclei familiari tra i possibili beneficiari, con un'incidenza dell'8,9% sul totale delle famiglie residenti in Ciociaria.
Per fare dei raffronti, nella provincia di Latina (al 35° posto) ci sono 26.700 famiglie che rientrerebbero in questa misura, l'11% del totale. Tre posizioni dietro Frosinone c'è Roma (46): 173.200 famiglie, l'8,7%.
La provincia di Rieti è al 73° posto: 5.100 famiglie, il 7,2%. Quindi Viterbo, che è in posizione numero 82: 9.800 famiglie, il 6,9%. Al primo posto di questa classifica c'è Crotone, dove addirittura una famiglia su quattro può rientrare nel reddito di cittadinanza: 19.500 nuclei interessati il 27,9%. Poi c'è Napoli: 229.900 famiglie, il 20,6% del totale. Terzo posto per Palermo: 100.800 famiglie, il 20,5%.
Mentre, dalla parte opposta della graduatoria, c'è Bolzano, provincia nella quale soltanto 1 famiglia su 40 ha i requisiti per questo tipo di misura: 5.100 nuclei, il 2,3%. Quindi Sondrio: 2.600 famiglie (3,3%). E Belluno: 3.100, il 3,3%.

Non è un caso che le prime 34 province per frequenza degli interessati sono del sud e delle isole. Perché nel Mezzogiorno i redditi sono più bassi, la disoccupazione più alta, le famiglie mediamente più numerose, i depositi bancari e gli investimenti minori. D'altronde la mappa è chiara: su 100 famiglie che hanno i requisiti di ammissione, 48,6 sono al sud e nelle isole, 19 al centro e 32,4 al nord.
Nel Lazio sono 232.900 le famiglie che usufruirebbero della misura, l'8,8% del totale. Si tratta naturalmente di numeri parametrati sulla soglia Isee indicata per l'accesso. Un elemento che però dovrà essere confermato.