Tutti dietro al loro Comandante.Tutti a raccogliere il successo della puntata pontina del vicepresidente del Consiglio. Tutti rigorosamente leghisti. Della prima e dell'ultima ora. Però leghisti. A parte uno. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Che quindi non è il sindaco di Latina. Che forse sul palco poteva anche salirci ma se ne è ben guardato.

Quello che, a rigor di politica, non avrebbe dovuto proprio esserci era Nicola Ottaviani. Imbarazzato tra l'altro nelle ovazioni rivolte a Salvini quando si parlava male dell'Europa e del Colle, quando il vicepremier rivolgeva un caloroso ringraziamento agli alleati. Gli azzurri di Berlusconi? Macchè, mai nominato. Gli alleati sono quelli del M5S "ottimi compagni in questa esperienza di governo". Tutti ad applaudire meno il nostro Nicola. Invitato, imbucato, pronto al grande salto? Chi lo sa? Fatto sta che sotto al palco, tra i neoconsiglieri leghisti del capoluogo, la tensione è salita ai livelli di guardia. Mentre Zicchieri osservava il tutto. Molto perplesso. Tra applausi, ovazioni, selfie e folla in adorazione.
Nella notte pontina, l'apparizione di Ottaviani, apre l'autunno caldo della politica ciociara. E chissà se tutto sarà come prima...