Fondi per le periferie, si va allo scontro tra il governo e i sindaci. Questi ultimi, infatti, non hanno gradito il dietro-front dell'esecutivo giallo-verde che ha di fatto stoppato, con il decreto Milleproroghe, due miliardi per il recupero delle periferie urbane. Un atto che, per dirla con le parole del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, paralizzerebbe lo sviluppo economico di quei territori (96 in totale) che su quei fondi avevano fatto affidamento. All'audizione, in commissione Bilancio della Camera dei deputati, era presente una delegazione di 24 sindaci, allo scopo di convincere il parlamento a tornare indietro sulla revoca di 1,6 miliardi di euro di finanziamenti del bando delle periferie urbane cui vanno aggiunti altri 1,1 milioni di cofinanziamenti pubblici e privati.

«Stiamo cercando di far capire sia al governo che al parlamento che la revoca delle risorse finanziarie destinate alle città capoluogo e alle aree metropolitane rischierebbe di paralizzare ulteriormente lo sviluppo economico dei territori -ha dichiarato Nicola Ottaviani- Soprattutto in considerazione del fatto che quei soldi sono destinati alle aree urbane più degradate e che meritano maggiore attenzione sociale. Senza tener conto del fatto che l'interesse dei Comuni e dei cittadini non dovrebbe avere colore politico, in quanto sottrarre ai municipi come quello di Frosinone 18 milioni di euro, in ogni singola realtà, rischia di infliggere un colpo pesantissimo sia alle casse che ai progetti di carattere locale. Nella audizione in commissione Bilancio, purtroppo, non abbiamo ricevuto, oggi, alcuna risposta confortante, ma abbiamo evidenziato che continueremo in questa battaglia a costo di protestare per giorni interi all'esterno del Parlamento, con ogni forma rispettosa della democrazia ma sicuramente rigida e incisiva».

La delegazione di 24 sindaci ha fatto presente che a beneficiare del bando secondo calcoli dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani sono 96 tra comuni e città metropolitane per 1.625 interventi da realizzare su un territorio che interessa 326 comuni. Secondo uno studio di Ance e Istat la ricaduta economica di questi lavori produrrebbe nove miliardi di euro e l'occupazione di 42.000 persone. In più molti Comuni hanno assunto degli impegni, hanno speso per progettazioni e per avviare i cantieri. Contrattualizzati impegni per quasi 43 milioni di euro, mentre nel 33% dei casi sono state attivate le procedure di gara.