Niente più visite in ambulatorio, solo a domicilio e soltanto per i casi in cui si renda necessario l'intervento del medico di guardia. Il cambio di modalità del servizio continua ad agitare la politica.

«Ho scritto una lettera all'assessore regionale alla Sanità D'Amato e al presidente della Commissione Sanità Simeone richiedendo un loro tempestivo intervento per risolvere le criticità dovute al depotenziamento del servizio di guardia medica». Lo comunica il consigliere regionale di FI Pasquale Ciacciarelli che aggiunge: «La guardia medica ha assicurato le visite, anche ambulatoriali, nei giorni festivi, prefestivi e di notte. Il fatto che gli utenti di Arce debbano recarsi al Pat di Pontecorvo o a Ceprano perché ad Arce non si effettuano più visite ambulatoriali, costituisce un grave danno per i cittadini, specie per gli anziani, e per i residenti dei vicini comuni montani».

E partendo dal caso di Arce Ciacciarelli alza il tiro: «Il depotenziamento del servizio di guardia medica coinvolge l'intera provincia, ad eccezione delle postazioni di Filettino-Trevi e di Vallerotonda in cui sono autorizzate le attività ambulatoriali. Per le altre, la Asl di Frosinone ha disposto che i medici del servizio di continuità assistenziale esplichino la propria attività mediante visite mediche indifferibili al domicilio del paziente, e dunque con attività itinerante. Ritengo che non giovi affatto depotenziare il servizio di guardia medica in favore di altri progetti quali gli Ambufest».