Nicola Zingaretti avanti su Matteo Renzi in una eventuale sfida alle primarie del Partito Democratico per la segreteria. È quanto emerge da un sondaggio Ipsos PA per il Corriere della Sera. Un sondaggio parametrato su 998 interviste (5.194 contatti). La domanda "clou" è stata la seguente: se alle primarie del Pd si candidassero l'ex segretario Matteo Renzi e l'attuale presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, lei per chi voterebbe? Tra gli elettori interessati alle primarie del Pd, il 43% ha indicato Nicola Zingaretti, il 32% Matteo Renzi. Mentre il 25% è indeciso, non sa o non indica.

Va sottolineato che alle primarie di poco più di un anno fa Renzi si impose con una percentuale che sfiorò il 70%. La tendenza è significativa. Come lo è quella sull'indice di gradimento. Quello di Nicola Zingaretti è positivo per il 79% degli elettori del Pd e per il 39% degli intervistati in totale. Mentre i numeri di Matteo Renzi sono, rispettivamente, 57% e 15%. C'è poi il capitolo dedicato al giudizio sull'operato. Per Zingaretti è positivo per il 64% degli elettori Pd e per il 27% in totale. Negativo per il 17% degli elettori del Pd e per il 42% del totale.

Mentre il giudizio sull'operato di Renzi è positivo per il 54% degli elettori del Pd e per il 13% del totale. Negativo per il 40% degli elettori Democrat e per il 71% del totale. La sfida dei due è stata testata pure sotto altri punti di vista. Alla domanda su chi vincerebbe alle primarie del Pd, le risposte vanno analizzate nel dettaglio. Partendo dal totale degli intervistati: 49% per Zingaretti, 15% per Renzi. Fra gli elettori del Pd, 45% Zingaretti, 29% Renzi. Nelle intenzioni di voto di altre liste di sinistra e centrosinistra, 68% Zingaretti e 18% Renzi.

Il dato è chiaro: Zingaretti sta avanzando non soltanto all'interno del Pd, ma anche nella percezione di un'opinione pubblica più vasta. Naturalmente la partita delle primarie è tutta da giocare ed è anche evidente che non sarà Matteo Renzi il candidato dei renziani. I punti sono diversi. Intanto il presidente della Regione Lazio guadagna posizioni perfino nel complesso gioco delle alleanze all'interno del Pd. Andando a rompere il fronte renziano, nel quale c'era per esempio Dario Franceschini.

Peraltro, limitando lo sguardo alla provincia di Frosinone, l'area di Francesco De Angelis (maggioritaria sul territorio) alle scorse primarie sostenne Renzi. E si schierò con la componente di Matteo Orfini. Ora invece la situazione è ribaltata e il presidente del Consorzio Asi sosterrà Zingaretti. C'è poi l'aspetto delle alleanze, non trascurabile considerando l'attuale isolamento politico dei Democrat. Quello che ormai è certo è la volontà di Nicola Zingaretti di andare fino in fondo nella sfida per la segreteria. E non esiste alternativa allo scontro frontale con Matteo Renzi. Come si è capito chiaramente nel corso dell'ultima seduta dell'assemblea nazionale.