"Parziale nel suo ruolo e non più super-partes", e così nella mattinata di oggi, mercoledì, i sette consiglieri della minoranza hanno depositato presso l'ufficio protocollo la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio Fausto Lisi. Una decisione che vede unita l'intera minoranza. A firmare la mozione di sfiducia i consiglieri Roberto Addesse, Gianluca Borrelli, Nazzareno Costantini, Teresa Graziani, Antonello Iannarilli, Enrico Pavia e Tarcisio Tarquini. Il testo dell'atto depositato in comune. «L'articolo 7 dello statuto - spiegano i sette consiglieri - sancisce che il presidente del consiglio rappresenta l'intero consiglio comunale, anche all'esterno, ne tutela l'autonomia e la dignità ed assicura l'esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e statuto. Il presidente si deve ispirare a criteri di imparzialità». L'accusa «Nelle ultime sedute consiliari - attaccano gli esponenti della minoranza - il presidente Fausto Lisi, abbandonate le prerogative che sono proprie della funzione presidenziale si è lanciato in autentiche filippiche verso alcuni consiglieri comunali, in particolare di opposizione e in apologetiche affermazioni circa il suo impegno diretto nella gestione amministrativa della città, che lo avvicinano più al potere esecutivo che a quello deliberativo. L'esecrata condotta è lesiva della dignità e della funzione consiliare tanto da rendere incompatibile la permanenza del dottor Lisi nell'esercizio della sua funzione».