Il Comune di Cassino dichiarerà il dissesto entro l'estate. Ieri pomeriggio, dopo la riunione che si era svolta in mattinata al Ministero - era trapelata la notizia che il default potesse esser imminente: la data del Consiglio comunale per l'ufficialità era fissata al 6 giugno. «Non so nulla di questa data, ma certamente i tempi saranno brevi. Non andremo oltre l'estate, quindi prima di agosto» ha dichiarato il sindaco al nostro giornale.

Il vertice

Se non è possibile coprire i debiti emersi dalla ricognizione effettuata dal dirigente dell'area finanziaria ai sensi dell'articolo 139 del Tuel 193, allora il dissesto è inevitabile.
Con questa convinzione il Sindaco di Cassino Carlo Maria D'Alessandro, l'assessore alla programmazione economica ed ai tributi Ulderico Schimperna, il dirigente dell'area finanziaria Monica Tallini e il vice segretario generale Giovanni Lena si sono recati ieri al Ministero dell'Interno presso l'Area Finanza Locale dove hanno condiviso la nota riepilogativa del debito accertato dal dirigente dell'area finanziaria e trasmessa a tutti i consiglieri comunali per il tramite della segreteria della presidenza del consiglio comunale.
Il bilancio previsionale 2018 risulta approvato e, pertanto, l'eventuale dichiarazione di dissesto, che potrà verificarsi anche in tempi brevi, comporterà da parte dell'ente comunale la previsione del bilancio riequilibrato a far data dal 2019 mentre la massa passiva dei debiti sarà gestita dall'organismo straordinario di liquidazione per i debiti sorti antecedentemente al 31 dicembre di quest'anno.

Al via l'iter

Resterà invariato il piano di riequilibrio di cui alla dichiarazione di pre-dissesto le cui scadenze di pagamento dovranno essere rispettate fino alla loro naturale scadenza.
«Si è trattato di un passaggio istituzionale e tecnico molto importante e doveroso da parte mia e della dirigenza del comune, considerando che i dirigenti ministeriali hanno ben compreso la gravità della situazione convenendo con le nostre determinazioni - ha precisato il sindaco di Cassino D'Alessandro - perché la nota della dirigente dell'area finanziaria, sebbene dettagliata, potrebbe anche non essere esaustiva considerando ciò di cui ancora non si ha contezza. La mancata possibilità di garantire i servizi essenziali, qualora la massa debitoria riscontrata sia notevolmente superiore alle possibilità dell'ente, non consente valutazioni diverse da quelle a cui siamo giunti nei giorni scorsi e che oggi ci sono state confermate nell'incontro al Ministero».