Allarme rosso ad Isola del Liri: il conto consuntivo del 2017 si chiude con un disavanzo di circa 200 mila euro. A prendere la parola è l'assessore al bilancio Lucio Marziale che fa una fotografia della situazione.
«È la prima volta che questo si verifica, e ovviamente ci assumiamo in pieno la responsabilità di governare l'amministrazione comunale in tale delicata fase finanziaria - dice in una nota Marzial - Hanno pesato in maniera decisiva tre questioni. La chiusura del contenzioso ultra ventennale per la Cava Ravanduolo, dove il Comune, acquisendo la proprietà del sito, ha avuto accesso ad un finanziamento regionale di circa 500 mila euro per la messa in sicurezza e il risanamento del sito. Secondo fattore la chiusura di un altro contenzioso ultra ventennale sugli espropri in via Poggio, per circa 350 mila euro. E per ultimo l'acquisizione della proprietà dell'edificio della caserma dei carabinieri, che da un lato ha chiuso un contenzioso per oltre 2 milioni di euro, e dall'altro consentirà di rafforzare un presidio di sicurezza irrinunciabile e prezioso per tutti i cittadini».

Marziale continua: «Abbiamo portato alla luce fattori di rischio per i conti pubblici, risolvendo questioni che si trascinavano da decenni e siamo pronti ad affrontare le procedure di rientro finanziario, sempre a tutela del pubblico interesse e per il risanamento effettivo dei conti comunali».
Forti critiche arrivano dal consigliere Angela Mancini: «L'assessore più che scusarsi ha l'obbligo morale di dimettersi. Due in particolare sono addebitabili interamente all'attuale gestione. Mi riferisco alla chiusura del contenzioso dell'ex Cava in località Ravanduolo: hanno raggiunto un oneroso accordo con il privato prima che il giudice si pronunciasse e quindi hanno pagato prima che il tutto andasse a sentenza. Sulla caserma dei carabinieri è da dire che quell'opera avrebbe dovuto essere a costo zero per il Comune e invece abbiamo pagato un milione di euro per una realtà che resterà incompleta. Insomma una politica miope, fatta di sperperi che il gruppo consiliare Progetto Comune ha denunciato»