Doccia gelata sul palazzo comunale. Tre funzionari e il primo cittadino sono finiti nel miro della Procura della Repubblica di Cassino. Il sindaco RobertoDe Donatis è indagato per abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Questi i capi d'imputazione formulati dal sostituto procuratore Arianna Armanini. I reati contestati dalla Procura cassinate si riferiscono ad anomalie legate alla nomina di due dirigenti comunali.  Quattro gli avvisi di garanzia notificati in totale: venerdi 17 novembre al sindaco e martedì scorso agli altri tre indagati.

La vicenda
Alla fine del 2016 iniziò la riorganizzazione del personale municipale, come previsto dal regolamento. E proprio in virtù dell'articolo 110, comma 1, del Testo unico sull'ordinamento degli enti locali, già nella primavera scorsa il primo cittadino fece sapere di sentirsi assolutamente sereno e di ritenere di aver svolto tutto l'iter nel rispetto delle regole. Ma la nomina dei due nuovi dirigenti divenne subito un caso politico. A far aprire il fascicolo d'inchiesta della Procura di Cassino è stata una denuncia presentata ai carabinieri di Sora.
Infatti, per dar vita alle indagini, a fine febbraio i militari dell'Arma si recarono in municipio per acquisire i documenti relativi alla nomina dei due dirigenti, uno dell'Ufficio condono e vigilanza del territorio e l'altro dell'Area economico-finanziaria dell'ente di corso Volsci. L'opposizione consiliare gridò subito allo scandalo tanto che sulla questione delle nomine dirigenziali venne presentato un esposto alla Prefettura, alla Procura della Repubblica di Cassino e alla Corte dei conti, per chiedere chiarezza sulle procedure seguite dall'amministrazione DeDonatis. All'iniziativa dei consiglieri di minoranza Maria Paola D'Orazio e Luca Di Stefano e dei fratelli Ernesto e Valter Tersigni, si aggiunse anche la denuncia del Movimento 5 Stelle che, con il consigliere Fabrizio Pintori, inviarono una lunga lettera all'Anac, l'autorità nazionale anti-corruzione, chiedendo di far luce sul caso.

La reazione
«Sono tranquillo -ha affermato Roberto De Donatis ieri mattina- Ho piena fiducia nella magistratura. Abbiamo compiuto i nostri passi certi di rimanere ben dentro il perimetro della legalità. Attendo la convocazione per essere ascoltato».