I livelli sono diversi e questo peserà. Non poco. Perché se le candidature alle politiche, sia nei collegi uninominali che proporzionali, saranno decise dai leader nazionali delle varie correnti, le designazioni alle regionali invece saranno di competenza della direzione provinciale. Ecco perché nel Pd la partita è completamente aperta. E imprevedibile. Nei due collegi uninominali della Camera e in quello del Senato la tradizione in Ciociaria è favorevole al centrodestra. Questo significa che soltanto il ruolo di capolista alla Camera e al Senato dà garanzie di elezione. A quel ruolo puntano sia Francesco De Angelis (area Orfini) che Francesco Scalia (componente Lotti).
La conseguenza è che alle regionali potrebbe esserci un vero e proprio affollamento. Sicuramente concorreranno l'assessore Mauro Buschini e il consigliere Marino Fardelli. I posti in lista sono sei, metà per gli uomini e metà per le donne. L'introduzione dell'opzione di genere rende inevitabile il "ticket". Ma alle regionali potrebbe guardare anche il deputato Nazzareno Pilozzi. Oltre che la senatrice Maria Spilabotte. Sul versante delle quote rosa circolano pure i nomi di Sara Battisti, Barbara Di Rollo, Sarah Grieco. E nei collegi uninominali chi concorrerebbe? Magari Simone Costanzo alla Camera sud, Norberto Venturi alla Camera nord, Mauro Vicano al Senato.
Intanto però i Democrat riflettono sulla due giorni di conferenza programmatica alle Terme Pompeo.
Il deputato Nazzareno Pilozzi dice: «Le alleanze sono auspicabili, ma in provincia di Frosinone ci sono già. Con i Socialisti di Gianfranco Schietroma per esempio. Ma pure con Campo Progressista che fa riferimento a Giuliano Pisapia e al vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. Mdp? Mi auguro che alla fine si possa trovare un'intesa, sono fiducioso. In ogni caso noi guardiamo ad alleanze larghe, a patto però che non ci vengano chieste abiure o rese. Questo deve essere chiaro. Nella conferenza programmatica di sabato e domenica abbiamo dimostrato che siamo l'unico partito a non temere il confronto. Siamo una forza di governo, gli altri si affidano ai tweet. Le candidature arriveranno in un secondo momento. Condivido però l'impostazione del senatore Francesco Scalia: chi concorre nel maggioritario dovrebbe essere inserito anche nel proporzionale. Un modo per motivare l'intero partito».
Simone Costanzo, segretario provinciale del Pd, rileva: «Metteremo in campo una lista fortissima per le prossime elezioni regionali e candidati competitivi e riconosciuti sulle politiche, con un programma che, partendo dalla conferenza programmatica andremo a declinare punto per punto. Lo faremo con umiltà, ma anche con forza e coraggio, sapendo bene che il centrodestra ha sempre fallito la prova del governo e che il populismo senza soluzioni dei Cinque Stelle non è in grado di dare una risposta organica ai bisogni dei cittadini». Costanzo sottolinea «l'enorme successo della conferenza programmatica».
Il consigliere regionale Marino Fardelli nota: «Guardiamo al nostro presente, a tutte le emergenze del nostro territorio e soprattutto ripartiamo da oggi, riconoscendo che come Pd ci siamo concentrati troppo sulle questioni interne. Occorrono responsabilità e visione del presente, siamo capaci di dare risposte e, seppure non ci attende un compito facile, la nostra azione politica oggi è ben salda e basata su un principio che è quello che rimette al centro la persona. Così abbiamo lavorato in Regione Lazio con il presidente Nicola Zingaretti».